Tantra
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TANTRA

 by Jedi Simon

 

Il filo e la trama

Come “Sutra” sta ad indicare “filo o verità”, così “Tantra” nel significato di  “trama, ordito”, lega il significato di più fili intessuti assieme in un telaio a quello sotteso di verità. Hindu, Buddisti e Jaina, intendendo ottenere la potenza derivante dal culto della Shakti, o energia femminile in combinazione con quella maschile, ne svilupparono la filosofia quale metodo ultimo per il raggiungimento della consapevolezza dell’atto creativo e di Dio.

 

A causa del suo simbolismo erotico purtroppo, e di alcune pratiche diffuse nel suo ambito, gli studiosi occidentali fraintesero la sua ideologia, e specie per l’uso di una terminologia e un linguaggio esoterico “intenzionale”, oscuro, segreto ed ambiguo, nel quale uno stato di coscienza veniva espresso con un termine erotico, o ad un vocabolo cosmologico o mitologico veniva attribuito un significato sessuale, fu subito chiara la difficoltà di comprendere una tale pensiero.

 

Il Tantrismo pose l’accento sull’esperienza diretta e dopo l’ottenimento della liberazione attraverso la meditazione, affermò che i vortici di coscienza non possono esser controllati e infine soppressi se prima non vengono conosciuti sperimentalmente. Se ne parla poco nella cultura occidentale per via dei contenuti di carattere delicato derivanti dalle implicazioni erotiche intese qui come aberrazioni e abusi. Sorgono quindi due modalità di interpretazione del significato Tantrico a due diversi livelli: quello letterale della mano sinistra, e il secondo relativo alla sua interpretazione metaforica, della mano destra.

 

Mentre i sistemi non-Tantrici propongono esercizi contemplativi per ottenere esperienze estatiche, supersensoriali e sovrarazionali, premesse alla realizzazione del Samadhi, ( lo stadio conclusivo dello Yoga ), nel Tantrismo si fa invece uso di mezzi tanto fisici che psichici per giungere alla percezione dell’identità del fenomenico e dell’assoluto. Vyavahara – Paramartha.

 

Il principio monistico diviene cosi una realizzazione a cui giungere in virtù di tutti gli elementi costitutivi dell’organismo psico-somatico, e non una dicotomia risolta intellettualmente. Ciò trova espressione nella metafora Tantrica erotica della Kundalini, energia latente accumulata alla base della colonna vertebrale, che come un serpente avvolto in spire, si distende attraverso le varie parti della colonna vertebrale fino a raggiungere i centri nervosi del cervello superiore mediante tecniche  quali la ritenzione del respiro e del seme durante il rapporto amoroso.

 

 

I Principi del Tantra

 

Nel Tantra l’uomo e la donna sono visti come riflessi del principio cosmico maschile e femminile;

( Shiva e Shakti ), e l’unione bilanciata dei poli opposti, può guidare la coppia alla liberazione della mente e del corpo e alla deificazione dello stato umano nella forma unitaria di Ineffabile Unità, base dell’intera creazione.

 

Il culto dell’estasi come sentiero spirituale verso la comprensione e l’esperienza  mistica, rendono l’atto erotico stesso, sacro, glorificando attraverso l’unione il principio creativo che e’ alla base della vita. Il Maithuna, sacra unione degli opposti, e’ quindi utilizzato in modo da produrre mutamenti di natura evolutiva, atti a far progredire la coppia nel suo cammino terreno.

 

Materialmente, per semplificare le cose nei riguardi della mentalità occidentale diremo in parole povere che attraverso la ritenzione del seme l’uomo può, evitando l’eiaculazione, mantenere se stesso e la compagna a frequenze vibratorie superiori, capaci di produrre profondi mutamenti, quali l’accumulo di energie prima disperse; un maggiore benessere psicofisico e la guarigione dei corpi fisici e sottili.

 

La Trasmutazione del Seme in Energia, consente di raggiungere una vitalità, intuizione e concentrazione mentale mai raggiunte prima, attraverso la sublimazione e trasfigurazione dei principi maschile e femminile, oltre che di offrire forme di piacere assai più intime, che non vivano il corpo come una appendice della mente. 

 

La calma interiore e la dissoluzione del Tempo-Spazio, conducono così la coppia al di la dell’unificazione dei contrari, alla pura vacuità dell’atto, liberandola dalle forme vibratorie più basse della paura, delle insicurezze, della gelosia e della possessività. Attraverso il principio della Risonanza, la coppia tantrica si sintonizzerà e comincerà a vibrare allo stesso ritmo, interagendo selettivamente sulle stesse lunghezze d’onda, e godendo cosi di una comunicazione telepatica e ricettività inusitate.

 

 

Le Radici del benessere

 

Il Tantra ha profonde radici metafisiche, e riconduce gli opposti della coppia alla comprensione della natura non duale del creato. Dal momento che la conoscenza basata sul solo intelletto non e’ sufficiente a comprendere il mondo, questo strumento si presenta come metodo diretto di conoscenza, che agendo sull’esperienza globale dell’uomo può condurlo attraverso l’attivazione della Shakti, ( principio energetico femminile ), al di la dei limiti stessi della mente separata.

 

Cosi facendo, dall’unificazione dei due poli, si ottiene uno strumento ineguagliabile di comprensione e realizzazione spirituale capace di fondere i limiti stessi del reale, nelle vesti del Microcosmo e del Macrocosmo, che per analogia con il creato e’ presente nel corpo umano. Il Tantra, insegna la pratica di speciali tecniche intese a trasformare gli istinti e le funzioni animali, incanalando in una corrente energetica ascendente, forze capaci di attraversare i Nadi ( canali energetici corporei ), di vivificarli, tonificarli e donare illimitata vitalità all’organismo umano nella sua interezza.

 

A questo punto la forza vitale può essere trasmutata in forme superiori di energia denominate Ojas e Tejas, che giunte al Sahasrara, la corona, si trasformano in Soma, il nettare dell’immortalità. Come le proteine e l’ossigeno nutrono il cervello, così Ojas e Tejas nutrono la mente superconscia, e se il Bindu ( seme ) non viene disperso ma reintegrato l’uomo può superare la morte, poichè essa viene dalla dispersione del seme, e la vita può essere prolungata.  

Attraverso l’attivazione dei Chakra, sospinti dall’ascesa della Kundalini, risulta così possibile il raggiungimento di una forma di equilibrio superiore, che tenendo conto dell’importanza del principio femminile, riconduca ad una percezione metafisica e intuitiva della realtà la mente attraverso l’insieme di tutti gli stimoli percettivi vissuti come un unicum. La figura femminile, la Dea Shakti, rappresenta quindi per il Tantrika, la manifestazione materiale del Potere Universale, di legame e liberazione, che vela o rivela, acceca o illumina il mondo.

Rivalorizzando così la figura femminile, disanimata e bandita nei tempi, il Tantra offre così l’occasione all’uomo di riequilibrare in modo equanime se stesso e il suo atteggiamento, nel pieno rispetto del principio creativo e senza alcuna vergogna, approfittando della infinita compassione, grazia, bellezza, coraggio senza limiti, spirito di sacrificio, affascinante luminosità, sublime vacuità e disarmante armonia fluttuante, che rappresenta l’archetipo del Supremo Femminile, in grado di condurre l’uomo verso una tangibile esperienza della realta’ ultima.

Attraverso le pratiche  Tantriche e’ quindi possibile lavorare sulle proprie energie sottili, sia che esse facciano parte del nostro microcosmo o macrocosmo e nei vari aspetti delle loro manifestazioni, raggiungere la pienezza spirituale senza dover ricorrere all’isolamento e al rifiuto del contatto col  mondo, fra quattro mura o per aridi deserti.

 

Tangibile meraviglia

La tradizione Tantrika asserisce nel Mahavidya Upasana di vivere il mondo nel mondo, nel contesto della vita di tutti i giorni, offrendo così la capacità di risolvere gli eventuali problemi trascendendoli e migliorando noi stessi, confrontandoci e senza nasconderci. Essa offre la possibilità di cogliere la superiore natura di questo mondo meraviglioso, sublimando le energie che ci spingono verso il positivo e benefico esaudimento del desiderio di vita.

 

Sebbene i testi Tantrici siano costellati di espressioni criptiche, metafore e allegorie, che rappresentano un ostacolo per i non Iniziati, il Tantra non e’ magia che agli occhi dell’ignorante, che riconosce solo qua e la simboli e concetti che pervadono la sua mente. Occorre quindi discostarsi dal significato letterale di alcuni termini e discorsi estrapolati dai loro contesti, per trascendere parole quali “orgiastico o “sacrificale” che non descrivono alcun modo di confrontarci con una comprensione trascendente della realtà attraverso il non-Dualismo.

Lo scopo che si prefigge il Tantrika, e’ il raggiungimento attraverso la Sadhana, della piena unione spirituale con la realtà di Dio, la cui natura e’ Sat- Chit- Ananda, ( Pura Esistenza, Pura Consapevolezza, Pura Beatitudine )  fino a raggiungere la Vacua e Suprema Trascendenza, Origine e Quintessenza di qualsiasi energia divina.

L’atteggiamento Tantrico può quindi essere sintetizzato nella ricerca di una graduale elevazione della coscienza, per cominciare dai livelli più bassi per raggiungere la totale esperienza della divina trascendenza senza negare o rifiutare gli aspetti “mondani” del nostro essere.


Attraverso il risveglio della Kundalini - Shakti, energia latente nel
Muladhara chakra, e purificando il proprio veicolo, il Tantrika e’ in

grado di risvegliarsi dal sonno e rinascere in forma assai più splendente, mentalmente lucido e consapevole. L’armonia di una coppia

Tantrica, infatti, unifica i due in una sola nota risonante, in uno stato di profonda comunione spirituale.

Quando la somma delle due vibrazioni non viene diretta verso le frequenze più alte, delle dimensioni spirituali, essa perderà la sua

brillantezza col tempo e l’esperienza del raffinato piacere della passione come della divina libertà si tramuteranno in vincoli che

inevitabilmente si logoreranno col tempo sino a totale dispersione e annullamento del rapporto, dal momento che esso ha perso la



Coerenza e l’energia di Coesione.

Tantra come Medicina Naturale

Fra i benefici delle pratiche tantriche possono annoverarsi :

1             una vita sessuale regolare di castità dà come risultato la completa scomparsa dello stress

2                    orgasmi prolungati senza l’emissione del seme correggono l’attitudine al negativo emozionale

3                    L’orgasmo senza emissione del seme migliora la creatività individuale e l’intelligenza

4                    La regolarità nei rapporti genera nella donna come nell’uomo visibili miglioramenti fisiologici, quali capelli più nutriti,      pelle più pulita e luminosa, e un’apparenza generale in gran forma, piacevole, magnetica e piena di fascino.

5                    La sessualità vissuta nella continenza è una cura naturale contro l’insonnia.

6                    Le ossa del corpo divengono più forti e rigenerate.

7                    Dopo aver fatto l’amore i dolori permanenti o occasionali tendono a scomparire. Congressi carnali realizzati attraverso il metodo della continenza fra i due amanti consentono di accumulare una gran quantità di energia raccolta attraverso le risonanze Macrocosmiche che fluirà spontaneamente a colmare i disequilibri energetici dei vari corpi, attivando processi autacoidi di guarigione e la produzione di endorfine che annulleranno il dolore.

8                    La pratica sistematica della sessualità continente ha il naturale effetto di regolarizzare le mestruazioni nella donna.

9                    L’orgasmo senza emissione fa aumentare la grandezza del seno nelle donne che praticano il rapporto continente.

10                 L’orgasmo profondo senza emissione del seme, per l’uomo, e senza orgasmo esplosivo, per la donna, rende i sensi più raffinati.

11                 Il sistema immunitario lavora in modo migliore in coloro che seguono le pratiche della continenza.

12                 La via della continenza rende più sicuri di sé, tranquilli e vitali, lo sguardo si fa profondo, intenso e pulito, e il corpo mentale mondato dalle scorie e dai sedimenti ritrova lucidità, fermezza e trasparenza.

 

 

La via Tantrica

 

Poiché i testi tantrici escludono inequivocabilmente dalle pratiche coloro che attraverso il  loro comportamento

istintuale si comportano in modo puramente animale e privi di qualsiasi forma di consapevolezza, si capisce come i

sensuali, i bevitori, i lascivi, i golosi e i libertini, non abbiano potuto accedere facilmente alle scuole tantriche e da

dove sia nato il fraintendimento riguardo all’interpretazione erronea di questa filosofia come degli insegnamenti

segreti trapelati, e tradotti dall’accidente in senso più libertino che liberatorio.

 

Dall’atteggiamento di chiusura e di rinuncia di alcune fedi, ad uno di brama e sfrenata lussuria, il passo è breve, e

facilitato dal principio karmico della legge di compensazione e di equilibrio, il fraintendimento dei testi nel loro

significato e’ risultata essere cosa naturalissima.

 

Nei testi indu si afferma che il rapporto di coppia ha otto aspetti così elencati:

smarmanam                           o lasciare il pensiero si fermi su di esso

kirtanam                                o parlarne con un altro      

keli                                        o stare in compagnia con una persona dell’altro sesso

prekshenam                           o il flirtare

guhyablashanam                   o la conversazione intima con una persona del sesso opposto

samkalpa                               o il desiderio dell’amplesso   

adhyavasayam                      o la ferma determinazione di abbandonarvisi

kriyanishpatti                        o la copulazione fisica

e che coloro che si credono casti, spesso in realtà non sono che sessualmente elusivi e la loro condotta non differisce da quella dei debosciati. L’interpretazione del desiderio sessuale come lussuria risulta essere quindi ben lontano dall’ardente desiderio di completamento attraverso l’unione degli opposti che caratterizza il tantrismo.

Matteo ci ricorda che “Nella resurrezione né si prende né si da moglie, ma i risorti sono come angeli nei cieli” , Gesù ci dice che “Chiunque guarda una donna per concupirla ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore”, e questo la dice lunga sul fatto che la brama non conduce che al vizio e alla ripetizione degli errori per quanto raffinate possano essere le legittimazioni del dire all’agire.

Quando il desiderio nasce separato, ( nel se inferiore e distaccato ) e non dall’unione degli opposti, non si compie la volontà divina, poiché li non vi e’ amore, ma solo possesso. Quando si prova vergogna dinnanzi ai corpi nudi che si amano, è la mente impura che fugge dalla verità. Come la morte in bella mostra sia riuscita a prendere il posto della vita e’ storia lunga, ma chi ha occhi per vedere, guardi la meraviglia, e chi un cuore per provare gioia e beatitudine non ascolti che questa.

 

Chi può praticare il tantra

Il buon discepolo tantrico deve possedere un fisico forte, una mente solida ed essere puro di mente.

Deve aver dominato le passioni, l’indolenza, la conoscenza illusoria e l’ira, essere intelligente, controllare i sensi e astenersi dall’arrecare offesa a tutti gli esseri; deve fare del bene a tutti, ed essere puro e credente.

Colui  che non e’ in grado di gestire se stesso come le proprie pulsioni ed energie, e’ bene che approfondisca dapprima lo studio sugli equilibri e il governo di se, ( le acque chete ), per poi gettarsi fra le acque bianche senza timore di annegare. Ghiottoni, corrotti, svergognati, lussuriosi, ignoranti, ipocriti, voluttuosi, ubriaconi e  indolenti, e’ bene che si astengano da tali pratiche prima del tempo, pena il sacrificio dei loro vizi in favore della trasmutazione e del risveglio. 

Senza disciplina, la fantasia non avvicina al risultato. Il Maithuna, o unione coniugale, viene soltanto dopo un adeguato periodo di preparazione e dopo aver raggiunto la competenza adeguata, che non si misura in tempi brevi, frettolosamente, ma in modo lineare e graduale si manifesta spontaneamente quale risultato del lavoro di purificazione compiuto.

Convinzione tantrica è che se l’uomo fa parte del mondo, è in esso che egli deve trovare la sede della liberazione. Tecniche Sattviche e Rajasiche, come ascetiche, erano adatte alle età precedenti e non praticabili al giorno d’oggi nell’era del Kali Yuga. Spesso infatti l’estinzione del desiderio prima ancora di averlo saputo controllare, e’ solo una falsa idea di coloro i quali dopo essersi innalzati spiritualmente concentrando tutte le loro forze in una pratica, notano la bellezza, voltano il capo e si ritrovano abbracciati, felici e beati al punto di partenza.

Quattro sono le forme meditative del Tantra, ed esse riguardano il suono, la posizione, il respiro e la mente. Mantra, Mudra, Pranayama e Yantra, sono parti essenziali ed integranti del corpus tantrico.

I suoni possono essere pronunciati, immaginati o presi dalla natura. I Mudra possono essere gestualizzati e le posizioni assunte dai corpi. Il respiro può farsi lento o rapido a seconda delle esigenze, fluire per le narici, essere trattenuto completamente o rilasciato. Le geometrie metafisiche, atte a generare la visione interiore, possono essere proiettate o visualformate per tenere a freno i movimenti interiori della mente, imbrigliata consapevolmente.  

E tutte si possono ricondurre a modi diversi di forgiare la forma, prima che essa assuma quella del contenitore e impedisca all’essenza di manifestarsi quale essa è, nella sua Talità. Qui finalmente il suono e’ mente, il gesto è mente, il corpo è mente, e la mente non-mente.

Perdonate la mia ignoranza e sappiate fare buon uso di questi insegnamenti. Non sono che un pellegrino per le vie di questo mondo. Se manca qualcosa cercala e trovala. Se manca qualcosa, ponete attenzione. Se la mancanza vi guida, e’ amore, e kama, è desiderio.
Ricordi quando Giocavi, Eri e Dimenticavi te stessa completamente da piccola? L’Amore e’ questo, un attimo di pura trasparenza,
e il creato che torna a vivere in te. Ama così dal cuore.

Che la via si dispieghi sotto i tuoi passi. L'essenza si manifesti pura in quella che sei, senza timore, dubbio e paura e pregiudizio,
che nascono dal senso di colpa di quelli che al mondo impongono i loro timori, per ritrarsi, e restii, evitare di confrontarsi con la vita,
per poi ricorrervi di nascosto e fra desideri impuri e senso di colpevolezza, oscillano fra l'essere e il non essere mai ammettendo
la natura armonica del creato, che mai, ritenne sconcio alcunché nell'immensa armonia che la contraddistingue.

Il tantra, è la trama, e l'ordito della tela, che tiene assieme, e infonde agli esseri la vita.

Chi lo teme, rinuncia, o s'astiene dalle cose del mondo, per fuggire nell'isolamento del suo egoismo.

Senza amore, nulla ha senso, ed esso è il vettore della vita, quanto il principio unificante, in materia, è desiderio di affetto,
abbraccio sentito, amicizia vera, amore, e condivisione assoluta, nell'appartenenza ad una sola essenza di quel che siamo,
oltre il limite della differenza apparente, che fusa, nell'unione amorevole, condurrà gli amanti alla vita, alla visione ed
all'armonia.

 

Jedi Simon