Pareidolia

 Ove è intento
 da dove tragga origine la forza,
 come fluisca e dove essa vada e si manifesti
 è cosa che trascende la nostra consapevolezza
 sin quando non comprendiamo nella misura del vivente
 quel che chiamiamo "cosa", ma in verità, è vita cosciente,
 ed umilmente, nel respiro, l'incontriamo.
 

                ( raccolta di articoli e studi tratti da wiki, per semplificare le cose, circa i fenomeni di pareidolia analizzati criticamente e commentati .. )

                           

Una risposta a coloro i quali condizionati dal razionalismo culturale imperante, nescienza, ignoranza, chiusura mentale e pregiudizio non vedranno nulla, negheranno pure quel che hanno intravisto, e nel caso un dubbio gli sorgesse, troveranno conforto nella derisione del fenomeno, inquadrato secondo programmi subconsci stabiliti del protocollo comportamentale standardizzato di massa, letti in chiave patologica, d’appresso a credulità, immaginazione e fantasie, riferite a quei poveracci che ci credono.

Al fine di tranquillizzare coloro i quali non amino gli aspetti trascendenti della vita, in favore di un materialismo scevro di complicazioni morali, etiche e di relazione con le cose del creato, verranno qui presentate una ad una le varie possibilità di scelta, o voci, al fine di dar loro la possibilità di continuare ad essere unità egoiche auto preservanti, fatte ad immagine e somiglianza di quell’impronta che trova nel plagio e nella propaganda la forza dell’egregora.

Qui di seguito verrà offerto spunto circa le modalità di difesa rispetto all’evenienza che qualche sano dubbio sorgesse, circa la veridicità degli assunti della matrice, orchestrata dal magisterium, in modo preciso e ponderato.      

Con pareidolia o illusione pareidolitica (dal greco εἴδωλον èidōlon, "immagine", col prefisso παρά parà, "vicino") si intende l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.  È la tendenza istintiva e automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna (il "sembiante della luna") oppure l'associazione di immagini alle costellazioni.

Statisticamente parlando, quando non saremo in presenza di casualità, ma causalità, l’illusione subcosciente come viene definita la pareidolia, non avrà avuto luogo e il fenomeno andrà pertanto considerato come reale, veritiero, non istintivo od automatico, ma tale quale esso è, secondo ponderazione e ragionamento, sebbene difficilmente familiare, annoverandolo pertanto fra quelle singolarità che andranno spiegate con l’ausilio di una scienza diversa, di una profondità e di una visione, o percezione, superiori ai limiti di quelle normate.

Statisticamente, la probabilità, che giocherà in favore di una eventualità pareidolica del genere, assai scarsa, allorché si parli di rara eventualità, dovrà lasciare il posto a sicurezza o certezza, qualora il fenomeno dovesse essere riscontrato più volte, nella sua intera evoluzione, correlazione, ripetitività e causalità determinata da intento, non interiore, a legittimarne una spiegazione psicologica, ma esteriore, a comprendere le azioni di quegli esseri, quei mondi e quelle realtà che si avrà avuto modo di incontrare.   

Si ritiene che questa tendenza, alla pareidolia, che è un caso particolare di apofenia, sia stata favorita dall'evoluzione, poiché consente di individuare situazioni di pericolo anche in presenza di pochi indizi, ad esempio riuscendo a scorgere un predatore mimetizzato. ( Lettura dei Rossi ottici diversi, in banda nanometrica, da parte del cervello, come tutti similari al colore del sangue, accomunati a scopo allertante preventivo. )

 La pareidolia consente spesso di dare una spiegazione razionale a fenomeni apparentemente paranormali, quali le apparizioni di immagini su muri o la comparsa di "fantasmi" in fotografie. Esiste in Giappone, a Chichibu, il singolare museo privato Chinsekikan ("corridoio di rocce curiose"), una galleria di rocce naturali che assomigliano a facce umane, chiamate jinmenseki.Talora, anche la forma di alcune nuvole può rendere l'illusione che esse abbiano la forma di un oggetto, di un animale o di una persona.

Talvolta, l’uso di un aggettivo particolare spinge il lettore a sorridere, senza che egli stesso si renda conto che la forma tutta deriva dalla frequenza dei piani sottili. E’ curioso, come costoro, creati secondo accordatura eguale, comune scala di valori e similare abito, concordino spontaneamente sull’interpretazione certa e sicura di fenomeni, che come ci insegna la scienza tutta, superata la comprensione limitata ed obsoleta o fantasiosa delle cose, si troveranno a rivedere i loro pregiudizi senza mai chiedere scusa a chicchessia, che sarebbe ora di creare pure il ministero delle scuse, per vederli in fila, pagare per danni creati prodotti dalle loro certezze. Chi non ha mai sentito parlare di risonanza, dovrebbe studiarsi un poco di fisica, acustica, meccanica ondulatoria, cimatica ed armonia, che gli farebbe un gran bene, e comprenderebbe meglio ciò che accadde alle mura di Gerico.     

Un fenomeno analogo alla pareidolia (una sorta di pareidolia acustica) si verifica anche per le percezioni uditive, quando si crede di sentire suoni, parole o frasi significative in rumori casuali, come quelli ottenibili da registrazioni eseguite al contrario. ( tranne nei casi in cui il posseduto parli in Sumero, sia stata registrata la sua lamentela, e tradotto il contenuto di quella comunicazione ). Ma l’olofonia, nelle sue applicazioni più avanzate è stata classificata anche essa, come forma di mimetismo acustico, e non è cosa per civili, che dovranno accontentarsi di spiegazioni assai più fantasiose. Non parliamo poi di quegli strumenti creati per avvertire un suono direttamente a livello neuronale, che qualcuno erroneamente potrebbe definire la voce di Dio o schizofrenia, a seconda dei contenuti.   

Numerose leggende riguardo a presunti messaggi satanici inclusi in canzoni rock ed heavy metal (ad esempio, il caso di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin o di Revolution 9 dei Beatles) sono spesso da attribuirsi semplicemente a questo fenomeno, amplificato da fan o organizzazioni religiose e in alcuni casi addirittura sfruttato a scopi commerciali dall'industria discografica. Nulla di più scontato, MK ULTRA, GWEN towers, lavaggio del cervello, condizionamento mentale, ri-orientamento, e ancora….  Ed un altro paio di migliaia di patent tutti classificati, e riporti nei cassetti, creati col medesimo intento di interferire con la volontà altrui. 

L'apofenia è definibile come il riconoscimento di schemi o connessioni in dati casuali o senza alcun senso. Il termine è stato coniato nel 1958 da Klaus Conrad che la definì come un'"immotivata visione di connessioni" accompagnata da una "anormale significatività". In statistica, l'apofenia potrebbe essere classificata come errore di primo tipo (falso positivo, falso allarme). Spesso viene usata come spiegazione di fenomeni paranormali e religiosi e può anche spiegare come molti credano nelle pseudoscienze. In origine, Conrad descrisse il fenomeno in relazione alla distorsione della realtà presente in alcune forme di psicosi, ma il termine è diventato sempre più usato per descrivere questa tendenza in individui sani, senza necessariamente implicare la presenza di funzioni mentali e percettive diverse sviluppate dall’individuo o malattie mentali.

Non è un caso che le menti più eccellenti, abbiano durante le guerre lavorato sempre alla steganografia, a sistemi di criptaggio, cifratura delle informazioni eccetera, e che l’intero sistema informatico di matrix, oggi chiamato internet e creato a scopo militare, si sia sempre servito di questi linguaggi cifrati ed occulti, per fare ben altro. Di casuale, infatti, resta ben poco a quella società che confrontandosi con l’opzione, ha perso la libertà di essere, in un dualismo binario che non concede “forse”, curvatura e dialogo. 

Nel caso di disturbi di tipo autistico, fra cui la sindrome di Asperger, gli individui potrebbero in realtà essere consci dell'esistenza di schemi nascosti: piuttosto che essere a conoscenza di schemi inesistenti, gli individui autistici potrebbero essere a conoscenza di strutture definite in situazioni apparentemente insensate per gli altri. Infatti, un Savant, che venga utilizzato per esempio in un volo di ricognizione sopra il campo di battaglia nemico, sarà in grado da solo e senza l’ausilio di  macchine da presa, di descrivere dettagliatamente e precisamente quanto ha visto, con una definizione mnemonico percettiva fino a 1.000.000 di volte superiore a quella di un uomo qualsiasi.
Allorché questa abilità specifica fosse valorizzata, uno sguardo da 100 milioni di pixel potrebbe essere di grande utilità, se si smettesse di considerare malate quelle parti di umanità diverse dal clone servile.  

 Il backmasking è una tecnica che riguarda l'inserimento di messaggi nascosti nelle registrazioni audio. Un messaggio in backmasking è udibile solo se il brano è riprodotto al contrario e la sua efficacia come messaggio subliminale non è mai stata dimostrata. I messaggi di questo tipo sarebbero di varia natura: mentre alcuni autori avrebbero utilizzato il backmasking solo per inserire messaggi innocui e scherzosi, altri avrebbero immesso nella loro canzone delle incitazioni all'uso di droghe o al satanismo. Uno dei primi brani in cui fu segnalato un presunto messaggio inserito in backmasking è stato Revolution 9 dei Beatles. Il messaggio ascoltato al dritto ripeteva in continuazione "Number nine, Number nine..." (Trad.: "numero nove, numero nove..."). Ascoltato al contrario, invece, il messaggio era "Turn me on, dead man..." (Trad.: "eccitami uomo morto").

Nell'album The Wall dei Pink Floyd si può trovare un messaggio "nascosto" ascoltando al contrario la traccia Empty Spaces. il messaggio dice:

-Congratulations. You have just discovered the secret message. Please send your answer to Old Pink, care of the Funny Farm, Chalfont

-Congratulazioni. Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per piacere, invia la tua risposta al Vecchio Pink, presso la Funny Farm, a Chalfont

Il messaggio, evidente parodia dei messaggi subliminali, è un chiaro riferimento a Syd Barrett (il Vecchio Pink), fondatore ed ex-leader dei Pink Floyd, allontanato dal gruppo per problemi comportamentali causati principalmente dall'assunzione di droghe psicotrope. Infatti Funny Farm è un termine in slang inglese con il quale si indicano gli ospedali psichiatrici. Un esempio in Italiano è la canzone Shock in my town di Franco Battiato, che contiene la frase "di amminoacidi... nelle mie orbite si scontrano tribù di suburbani, di amminoacidi", pronunciata anche nel verso normale nella stessa canzone.

E se a procedere in questo senso fosse un intento, intelligente, della natura, che ha a disposizione infinite variabili ed algoritmi, e non una Rock Band? E’ davvero così limitata la fantasia di quei gruppi che per dire due cose allo stesso tempo, ricorrerebbero all’ausilio di un semplice specchio? Cosa potrebbe accadere realmente se un intento, e non dico superiore, si applichi a questa modalità, e nel contempo, ci parli apparentemente in un modo, mentre ci sta dicendo dieci cose che riceviamo, ma di certo sfuggono alla nostra consapevolezza? Questi esempi, qui riportati, come in tutti quei testi atti a sminuire e non dare importanza a tale “fenomeno”, finirebbero nel cestino. E non avete idea di quanto si divertano con una mossa a farne cinque allo stesso tempo, ma questa, è interazione karmica di grado superiore della quale, per vantaggio, non si parla. I giocatori di scacchi sanno bene di cosa parlo, ma in fondo, sei variabili su 64 caselle non fanno il modo, ma solo un gioco per avversari.

Illusioni uditive

Vi sono molte leggende metropolitane,  riguardo a veri e presunti messaggi (che alcuni definiscono erroneamente subliminali) presenti nelle canzoni e udibili solo al contrario in alcuni brani dei Led Zeppelin, dei Black Sabbath e in numerosi pezzi di molti gruppi rock e metal. In realtà, molto spesso si tratta di casi di pareidolia acustica (un tipo di illusione subcosciente).

Messaggio subliminale (dal latino sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio) è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità che in psicologia si riferisce ad un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio.

Assimilerebbe? E’ una fortuna che vi sia oggi la possibilità di verificare i potenziali elettrici interneuronali in tempo reale, per verificare in un attimo come il cervello stia assimilando tutto quello che gli viene dalle percezioni, ed altro ancora, che gli giunge dai canali sottili. Ma esso, non si ferma al sub o super limen, poiché di questa triplicità non sa che farsene essendo uno strumento capace muoversi in curvatura, come i sogni possono confermarci ogni notte.

Sebbene per un certo periodo le agenzie pubblicitarie abbiano mostrato interesse per questo possibile metodo di condizionamento, oggi quasi nessuno si affida a tali metodi per condizionare gli acquisti dei potenziali clienti, anche se rimangono diffuse numerose teorie cospirative sul fenomeno.

Il periodo in cui le agenzie, e non solo quelle pubblicitarie, hanno mostrato interesse per questo tipo di condizionamento altrui, di fatto, non è cessato mai. Presidenti, ministri, uomini d’affari, politici e cantanti, si affidano costantemente a servizi del genere, e basta dare una occhiata a quanti cookies sono presenti nella cache del nostro browser preferito per indovinare quanti ce ne hanno piazzati nel cervello. E la cosa non si ferma qui, poiché ogni movimento fisico, mentale, del pensiero, azione, immagine o contenuto mediatico, viene al momento captato e registrato attraverso  NFC, bluetooth, wi-fi e tutte quelle emissioni inviate e scambiate da un cellulare all’altro o da ripetitori e scanner, senza che ne sappiamo nulla. Non solo i chip troianizzati sono stati piazzati sulle schede madri di tali strumenti elettronici senza consenso, svolgono il compito di spiare il prossimo a sua insaputa. ma anche programmi senzienti invisibili ed occulti, ancorché volatili, e presenti solo in modo effimero in forma di flussi di correnti binarie non trascritte, fra Ram e Cpu, sono stati creati appositamente per intromettersi e captare qualsiasi flusso di dati, sia interno che esterno all’apparecchio, senza che nessuno dei programmi atti a pulire o disinfettare tali piattaforme, li possa scovare, e questo è un fatto accertato e non una teoria cospirativa dal momento che il fenomeno che l’ha programmati, è stato pagato profumatamente.   

Per Anthony Pratkanis ed Elliot Aronson, sotto molto aspetti, il clamore sugli influssi subliminali esprime quello che molti di noi temono di più ovvero la possibilità di essere persuasi e condizionati da una vera forza misteriosa ed irresistibile. Il messaggio è trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno - come in un codice cifrato - ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell'osservatore. Alcuni studi mostrano che i messaggi subliminali stimolano alcune specifiche aree del cervello, tuttavia la gran parte delle ricerche scientifiche ( quale gran parte ? ) svolte in merito ha rilevato che tali messaggi non producono alcun effetto marcato e/o duraturo nel comportamento umano. Laddove si registra un qualche effetto si tratta di studi non riproducibili oppure viziati da un approccio metodologico sbagliato (mancanza di gruppi di controllo o di procedure in "doppio cieco") o comunque di scarso rigore scientifico.  

Un effetto creato da una causa, riproducibile e reiterata, ad ogni spettacolo, che verifichi che il 10% delle volte, nella sala di un cinema, 50 fra i presenti si trovino ad avere improvvisamente sete di una bevanda gassata, anche se l’effetto non sarà stato definito come marcato o duraturo, avrà fruttato al gestore 175 euro, ma lascio a voli calcolare il ricavato di una esca che sia rivolta a milioni di individui simultaneamente. Resta sottointeso, ad ogni modo, il fatto che nell’evenienza vi fosse una reale e provata correlazione di causa effetto, fra subliminale e reazione indotta, la tecnica suddetta, e tutto il fenomeno, classificato immediatamente, diverrebbe segreto militare, e tutto l’argomento finirebbe per essere presentato esattamente come lo è qui, e cioè, sminuito, per essere gestito da pochi a scopo esclusivo. Essenzialmente lo scopo di un messaggio subliminale sarebbe, se inserito nei comunicati pubblicitari, di invogliare il consumatore ad acquistare uno specifico prodotto. Oppure, attraverso la scrittura e la grafica in genere ed anche attraverso il suono, potrebbe servire a propagandare pensieri ed ideologie di qualsiasi natura, compresa la propaganda politica e/o elettorale. Alcuni stimoli che raggiungono il subconscio possono avere un qualche piccolo effetto sulle emozioni ed il comportamento, ma è da sottolineare il fatto che ad oggi non è provata alcuna efficacia di questi messaggi nascosti nelle pubblicità, sebbene alcuni spendano fortune in esperimenti all’avanguardia in questo campo ed agenzie del settore, investano in apparecchiature specifiche ingenti cifre per raggiungere i loro scopi.

In una frase, paragrafo o testo possono nascondersi dei messaggi rintracciabili ed evidenziabili solo leggendo la medesima frase al contrario o solo le iniziali di ogni parola oppure ancora le iniziali della riga. I modi e le tecniche possono essere i più disparati. Per esempio la parola fnord, derivata dalla Trilogia degli Illuminati di R. Shea e R.A. Wilson, è spesso sinonimo di messaggio subliminale.  È noto che l'orecchio e l'occhio umano sono in grado di percepire una determinata gamma di frequenze d'onda. Come qualunque gamma di valori, questo intervallo ammette un certo errore in eccesso e in difetto, sia all'estremo superiore che inferiore, non avendo senso dare una misura senza una relativa dispersione.  È altresì noto che fra la ricezione del segnale visivo o sonoro nell'organo e la sua rielaborazione cerebrale intercorre un tempo finito, seppure molto breve: anche in questo caso, non avrebbe senso fisico postulare due azioni simultanee agenti a distanza.  Combinando queste due considerazioni, può essere definita una gamma ristretta di frequenze d'onda e di tempo (sia audio che video) che sono percepite dall'organo, ma non interpretate dal cervello, presenti nell'inconscio come messaggi subliminali, ma estranei alla coscienza. Alcuni hanno sostenuto di aver trovato messaggi subliminali anche nella musica. Essi ritengono di aver trovato messaggi di varia natura; commerciale, promozionale, scherzosa, ma anche di natura satanista e istigante al suicidio, all'omicidio oppure all'uso di sostanze stupefacenti. Questi ultimi tre sono i tipi di messaggi che più hanno attirato l'attenzione dei mass media e del pubblico e hanno reso oggetto di critica gruppi musicali come Beatles, Queen, Led Zeppelin, Judas Priest e altri. Alcuni messaggi nascosti si troverebbero anche nelle copertine degli album dei Beatles: ad esempio la celebre copertina di Abbey Road. Ad esempio il brano Better by You Better Than Me spinse i Judas Priest in tribunale con l'accusa di aver istigato due ragazzi al suicidio, dato che alcuni critici avvertirono nella registrazione l'esclamazione "Do It! Do It! " ("Fallo! Fallo!"). In realtà questi presunti messaggi sono frutto di interpretazioni personali riconducibili a fenomeni di pareidolia acustica il fatto che la maggior parte di questi casi sia emerso con la tecnica del backmasking, ovvero ascoltando alla rovescia le registrazioni, rende del tutto inattendibile - e mai provato - che simili messaggi esistano e possano mai raggiungere la coscienza dell'ascoltatore e influenzarlo.

Se vi è premeditazione a quanto sale la pena? Siamo proprio certi che tutto questo lavoro non abbia alcun senso o ripercussioni reali? E che tante risorse economiche, strumenti tecnologici, studi, progettazione, copioni ed intenti vari non producano che risultati incerti o di pura fantasia? Non è forse vero che attraverso il cattivo esempio si può intaccare la mente dei deboli per mezzo di contenuti distorti mediatici, per incitarli a deviare e delinquere? Quale spreco di risorse da parte delle forza oscura, quello di aver prodotto 500.000 libri, fumetti, telefilm e film catalogati con cura, e non fittizi, dai contenuti negativi, horror, violenti, plagianti e legati a propaganda stabilita. Cosa ha senso lo sapete anche da voi, senza il bisogno di citare il solito compound “teoria complottistica”, dato che a questo punto vi dovrebbe essere balzato alla mente, che nonostante tutti gli argomenti riportati dall’inizio di questa raccolta di articoli inclusi nel contenitore mediatico culturale di wikipedia, tutti, senza alcuna eccezione, andavano in una unica direzione. Sminuire e negare ogni eventuale connessione fra realtà condizionata e piani metafisici.    

Ma continuiamo: … un'illusione uditiva o illusione acustica, è l'equivalente sonoro di un'illusione ottica: il soggetto sente suoni che non sono presenti nello stimolo o li percepisce in modo diverso da come sono prodotti.

Come il gatto percepisce suoni ed onde con i suoi baffi, cos’ i peli del dotto uditivo ricevono gli ultrasuoni in forma di solletico percepito dalle orecchie. Non si tratta quindi di illusioni acustiche, come ci diranno, ma di delusione scientifica circa la scarsa conoscenza dei fenomeni naturali del campo acustico ed elettromagnetico, e la superficialità e posata vaghezza con la quale dotti professori tralasciano dimensioni della natura e del sapere, evitando di vedere quello che hanno sotto il naso, fa solo pensare ad intenzionalità, corruzione e segreto. Esistono centinaia di patent in merito, che fareste bene a studiarvi, al riguardo. La trasmissione neuronale del suono, utilizzata dagli anni 50 in questo ciclo, ed udibile direttamente nel cervello senza passare per le orecchie, non è sovente cosa legata a problemi di schizofrenia, ma a funzioni della percezione alterate sia da fenomeni epigenetici che ne hanno alterate le capacità che da emissioni su particolare banda di frequenza, che potrebbero far credere a qualcuno di parlare con Dio in persona, un Poltergeist, od una creatura Angelica, fermo restando nella maggior parte dei casi, gli psichiatri dovrebbero concentrarsi meglio sui problemi di chi sta trasmettendo quei messaggi, e non sul povero individuo che si è trovato suo malgrado a fare da medium di punto in bianco.   

L'illusione acustica può dare indizi su come il suono viene percepito da un essere umano. In breve, le illusioni uditive evidenziano le aree in cui l'orecchio e il cervello, come organi e strumenti sensoriali, differiscono nella recezione di un suono (in meglio o in peggio).

Le illusioni enfatizzano la natura interpretativa della percezione umana. Infatti, il nostro sistema percettivo cade spesso in inganno. Questo perché il nostro cervello non è una semplice finestra sul mondo che ci circonda, ma ricostruisce i dati forniti dai nostri sensi. Le illusioni sono infatti causate da una erronea interpretazione del cervello. Le illusioni uditive sono meno studiate di quelle visive, poiché richiedono strumenti elettroacustici in grado di analizzarle. È in particolare la psicoacustica ad occuparsi e a descrivere queste percezioni uditive.

Esempi di illusioni uditive:

Tutti argomenti, come si può evincere dalla lista, da addetti ai lavori:, ma quali? Quelli connessi con la musica se ci fate caso, quindi, con la matematica delle permutazioni, la composizione o l’armonia, ma non di certo con la fisica.

Allucinazione uditiva

La paracusia, o allucinazione uditiva, è una forma di allucinazione che consiste nella percezione di suoni senza uno stimolo uditivo. Le allucinazioni uditive devono essere distinte dai fenomeni endoaurali nei quali i suoni sono uditi senza uno stimolo uditivo esterno, ma sono generati da disturbi dell'orecchio o del sistema uditivo.

( Qui la frase tendenziosa, da notare, offre la sola possibilità di un disturbo … e tralascia la generazione esterna dell’emissione )

Una forma comune di allucinazione uditiva consiste nel sentire una o più voci. Questo può essere associato a disturbi psicotici come la schizofrenia o le manie, e riveste un significato particolare nella diagnosi di queste patologie. È comunque possibile udire voci senza soffrire di una malattia mentale diagnosticabile. ( Simpatica questa ultima affermazione. Menomale che almeno ai medium li hanno considerati come una categoria di rispetto ).

Ci sono tre categorie principali che comprendono il sentire voci che parlano: una persona può udire una voce che esprime pensieri o opinioni, oppure può udire una o più voci che discutono, oppure ancora può udire una voce che narra le proprie azioni. Queste tre categorie non sono esaurienti e non comprendono tutti i tipi di allucinazioni uditive.

Altri tipi di allucinazioni uditive includono la sindrome della testa che esplode e la sindrome dell'orecchio musicale. Nel secondo caso le persone sentono suonare musica, di solito canzoni familiari. Alcune ricerche hanno anche suggerito che è possibile sviluppare allucinazioni musicali ascoltando musica per lunghi periodi di tempo. Questo può essere causato da: lesioni a livello del tronco encefalico (di solito provocate da un ictus), disordini del sonno come la narcolessia, tumori, encefaliti, o ascessi. Altre cause includono la perdita dell'udito e le crisi epilettiche.

( Ma mai la realtà di un qualsiasi fenomeno sterno reale, scientificamente provato, confutabile e verificabile in pochi minuti, dandoci modo di comprendere come la nostra vera patologia sia la credenza nell’irreale. Maya, secondo la cultura vedica.  )

Robert Schumann, compositore di fama mondiale, trascorse l'ultimo periodo della sua vita soffrendo di allucinazioni uditive. I suoi diari riportano che sentiva perennemente risuonare nelle orecchie la nota LA a 880 Hz. Le allucinazioni musicali divennero progressivamente più complesse. Una notte affermò di essere stato visitato dal fantasma di Schubert e successivamente scrisse la melodia che aveva sentito. In seguito sostenne che era in grado di sentire un coro angelico che cantava appositamente per lui. Progressivamente le sue condizioni peggiorarono e le voci angeliche si trasformarono in suoni demoniaci.

La sovra stimolazione mediante suoni sempre intonati allo stesso modo, ovvero il la 440 o la sua successiva, 880, sono chiaro indice di un danno prodotto dallo stesso compositore alle sua ciglia, che poi sono neuroni specifici dell’orecchio, che a forza di ricevere quella frequenza, dopo un certo numero di anni, dapprima si incantarono, poi si deformarono, ed infine divennero recettori amorfi, capaci solo di inviare rumore al cervello. Lo sanno i ragazzi che vanno ad un concerto heavy metal, e sentono il sibilo per alcuni giorni, o chi va al poligono di tiro e si dimentica di indossare le cuffie.

Giovanna d'Arco affermava di udire le voci dei santi, che erano la forza che la guidava, ed era determinata ad obbedire a quei messaggi poiché riteneva che provenissero direttamente da Dio. Oltre alle allucinazioni uditive, che iniziarono quando aveva tredici anni, Giovanna d'Arco ebbe anche le visioni di San Michele, Santa Caterina e Santa Margherita.

Ascolto selettivo, sulle frequenze specifiche del Divino, dei Santi, e naturalmente in lingua. No comment.

Esperienze individuali

L'insorgenza del pensiero delirante nella maggior parte dei casi viene descritta come graduale e insidiosa. I pazienti mostrano un interesse in fenomeni psichici che spaziano da preoccupazioni sempre più inusuali fino a credenze bizzarre "nelle quali credono incondizionatamente". Un autore scrisse delle proprie allucinazioni: "mi ingannano, mi fanno impazzire e mi costringono in un mondo di opprimente paranoia". In molte circostanze, le credenze deliranti possono essere considerate spiegazioni quasi razionali di esperienze eccezionali: "Sentivo un crescendo di voci (che chiamavo ‘pensieri ad alta voce’) ... e conclusi che si trattava di altre persone che mi riempivano la testa di questi pensieri ad alta voce"

In india, si mette in guarda il discepolo rispetto al risveglio delle Siddhi da più di 7000 anni. Qui, si sbava per il fenomeno e la farneticazione, l’oblio e le droghe che conducono a fenomeni di possessione. Non per niente si chiama Kali Yuga.

Esperienze di gruppo

Un gruppo di soccorritori ha sperimentato un'allucinazione uditiva di gruppo. Tre agenti di nome Bryan Dewitt, Jared Warner, e Tyler Beddoes riportano di aver udito una voce che diceva, 'Aiutatemi, aiutatemi'. Sabato 7 Marzo 2015, tre agenti di polizia e quattro vigili del fuoco entrarono nel fiume Spanish Fork nei pressi della città Spanish Fork per recuperare l'auto distrutta di Lynn Groesbeck.

Il mondo antico vedeva le allucinazioni come la maggior parte dei fenomeni naturali, con stupore e superstizione. Come tale, potevano essere considerate sia un dono che una maledizione di Dio, o degli dei (a seconda della religione). Durante il regno dell'imperatore Tiberio (1437), un marinaio di nome Thamus udì una voce che gli diceva che il dio Pan era morto. Gli oracoli dell'antica Grecia erano noti per la loro capacità di sperimentare allucinazioni uditive respirando vapori dalle proprietà psicoattive, mentre i deliri più pervasivi erano spesso visti come un segno di possessione da parte di forze demoniache come punizione per un misfatto.

I trattamenti praticati nel mondo antico sono scarsamente documentati, ma esistevano già terapie usate per tentare di alleviare i sintomi della malattia, mentre la pratica comune era quella di compiere sacrifici e pregare nella speranza di placare l'ira degli dei. Con l'avvento del Medioevo iniziò il periodo più buio per coloro che soffrivano di allucinazioni uditive, ai quali venivano inflitte atroci torture come la trapanazione del cranio o subivano processi per stregoneria. In casi estremi di sintomatologia particolarmente grave gli individui venivano poi ridotti allo stato di animali da una maledizione, e lasciati per strada o rinchiusi in manicomi. Fu proprio questo ultimo tipo di trattamento che condusse ai moderni ospedali psichiatrici.

Le allucinazioni uditive furono completamente riconsiderate durante l'illuminismo. Come risultato, la teoria predominante nel mondo occidentale nel tardo XVIII secolo considerava l'allucinazione uditiva come la conseguenza di una malattia del cervello, e quindi trattata come tale.

All'epoca non esistevano trattamenti realmente efficaci per le allucinazioni. L'opinione comune era che il contatto con cibo, acqua e aria puliti permettesse al corpo di guarire da solo (Sanatorio). All'inizio del XVI secolo furono introdotti dei veri e propri manicomi che avevano lo scopo di togliere dalla strada coloro che soffrivano di disturbi psichiatrici; fino alla fine del XVIII secolo queste strutture non erano diverse dalle prigioni ed era comune la pratica di incatenare al muro i malati per contenerli.  È questo il periodo infatti in cui i dottori iniziarono i primi tentativi di cura su questi pazienti. Spesso i dottori tentavano di risolvere i sintomi immergendo i pazienti in acqua fredda, o tenendoli a digiuno, o ancora facendoli ruotare su una ruota. I trattamenti divennero in breve tempo sempre più specifici, e comprendevano lobotomie e terapia elettroconvulsivante.

Facile comprendere come dal santo abuso, si sia successivamente passati al divertimento proprio dei sadici. La cavia impotente, i nemici ed i pre-giudicati o gli odiati, hanno sempre beneficiato di tali attenzioni, ma infliggere pene corporali, ha sortito sin dalla notte dei tempi un solo effetto: assorbimento delle energie psichiche emotive, attraverso il dolore inflitto, per fornire nutrimento larvale, vampirismo psichico, e fenomeni di possessione parossistica di natura infestante.

Patologie associate

La causa principale di allucinazioni uditive nei pazienti psicotici è la schizofrenia. Nei suddetti casi i pazienti mostrano un aumento dell'attività dei nuclei talamici e striati sottocorticali, dell'ipotalamo, e delle regioni paralimbiche; ciò è stato confermato da esami strumentali quali la PET e la risonanza magnetica funzionale. Altre ricerche mostrano un ampliamento del volume della materia bianca del lobo temporale, della materia grigia del lobo frontale, e della materia grigia del lobo temporale (aree cruciali sia per la comunicazione che per il dialogo interiore) rispetto ad un campione di soggetti di controllo. Questo risultato implica che anormalità strutturali e funzionali nel cervello possono indurre allucinazioni uditive, e che entrambe possono avere una componente genetica.  Anche i disturbi dell'umore sono noti come causa di allucinazioni uditive, ma i sintomi tendono ad essere più lievi di quelli indotti dalle psicosi. Le allucinazioni uditive sono una conseguenza piuttosto comune di disturbi neurocognitivi gravi come la malattia di Alzheimer

Cause non patologiche

Le allucinazioni uditive possono presentarsi anche come risultato di uno stress intenso, privazione del sonno, uso di droghe, e difetti nello sviluppo dei processi fisiologici. È stata identificata anche una correlazione genetica con le allucinazioni uditive, ma la maggior parte delle ricerche sulle cause non psicotiche delle allucinazioni è ancora in corso.

Un consumo elevato di caffeina è stato messo in relazione con un aumento della probabilità di sperimentare un'allucinazione uditiva. Uno studio condotto dall'università La Trobe ha rivelato che cinque tazze di caffè al giorno potrebbero essere sufficienti per innescare il fenomeno

La terapia di prima linea nel trattamento delle allucinazioni uditive comprende farmaci antipsicotici che influiscono sul metabolismo della dopamina. Se la diagnosi primaria è un disturbo dell'umore (con caratteristiche psicotiche), vengono spesso prescritte terapie aggiuntive (antidepressivi o stabilizzanti dell'umore). Questo approccio prettamente medico ( chimico! ) può migliorare ( reprimere ) i sintomi e permettere alla persona di condurre una vita normale, ma non è una cura definitiva poiché non eradica i disturbi del pensiero latenti.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale si è rivelata di aiuto nel diminuire la frequenza e la sofferenza causate da allucinazioni uditive, specialmente quando abbinate ad altri sintomi psicotici. Anche la psicoterapia di sostegno ha dimostrato di ridurre la frequenza delle allucinazioni uditive, la violenta resistenza che il paziente mostrava verso tali allucinazioni, e una generale diminuzione della malignità percepita delle allucinazioni.  Altre terapie cognitivo comportamentali sono state usate con successi alterni. La terapia elettroconvulsivante o elettroshock ha mostrato di ridurre i sintomi psicotici associati a schizofrenia, manie, e depressione, e viene spesso utilizzata negli ospedali psichiatrici.

In tempi recenti, una terapia basata su ripetute stimolazioni magnetiche transcraniche (rTMS) è stata studiata come metodo biologico per il trattamento delle allucinazioni uditive. Le rTMS agiscono alterando l'attività neurale delle regioni corticali del linguaggio. Alcuni studi hanno mostrato che quando la stimolazioni magnetica transcranica viene usata congiuntamente alla terapia farmacologica nei casi resistenti al trattamento, la frequenza e gravità delle allucinazioni uditive risulta ridotta.

Un'altra fonte di tecniche non convenzionali per far fronte alle voci viene fornita dalle ricerche e dai risultati del movimento 'parla con le voci'

Una ricerca in corso sostiene che la prevalenza di allucinazioni uditive, in mancanza di altri sintomi psicotici convenzionali (come deliri o paranoia), si verifichi durante l'età prepuberale.  Questi studi evidenziano una percentuale relativamente alta di bambini (fino al 14% della popolazione campione) che riferiscono di udire suoni o voci in assenza di stimoli esterni, sebbene sia importante notare che i "suoni" non siano considerati dagli psichiatri come manifestazioni di allucinazioni uditive. Differenziare le reali allucinazioni uditive dai "suoni" o da un normale dialogo interiore è importante poiché questi ultimi fenomeni non sono indice di una malattia mentale. Le cause delle allucinazioni uditive non sono chiare. Charles Fernyhough, ricercatore della Università di Durham, propone una teoria: accertato lo stretto legame tra le voci interiori e le allucinazioni uditive,  propone due ipotesi alternative sull'origine delle allucinazioni in pazienti non psicotici. Entrambe si basano sulla comprensione del processo di internalizzazione delle voci interiori.

Il processo di internalizzazione della voce interiore è quel processo di creazione di una voce interiore durante la prima infanzia, e può essere separato in quattro livelli distinti.

Livello uno (dialogo esterno) implica la capacità di mantenere un dialogo esterno con un'altra persona, per esempio un bambino piccolo che parla con i genitori.

Livello due (discorso privato) consiste nella capacità di mantenere un dialogo privato esterno, come si osserva nei bambini che descrivono le loro azioni mentre giocano.

Livello tre (dialogo interiore espanso) è il primo livello di dialogo interiore. Consiste nella capacità di sostenere un monologo interiore, come nella lettura, o nello scorrere una lista silenziosamente.

Livello quattro (dialogo interiore condensato) è il livello finale nel processo di internalizzazione. Consiste nella capacità di pensare in termini di significato senza la necessità di esprimere i pensieri con le parole per comprenderne il significato.

Disturbo di internalizzazione

Durante il normale processo di internalizzazione delle voci possono manifestarsi disturbi, che impediscono all'individuo di interiorizzare la propria voce come appartenente a sé stesso; un problema che può essere interpretato come un errore dal livello uno al livello quattro.

Riespansione

In alternative, il disturbo può presentarsi durante il processo di riesternalizzazione della propria voce interiore, provocando una seconda voce apparente che sembra estranea all'individuo; problema che può essere inteso come un errore dal livello quattro al livello uno.

Trattamento

I trattamenti psicofarmacologici includono farmaci antipsicotici. Ricerche psicologiche mostrano che il primo passo nel trattamento delle allucinazioni è la realizzazione da parte del paziente che le voci udite sono creazioni della sua mente. Questa realizzazione serve per permettere al paziente di rivendicare una misura di controllo sulla propria vita. Alcuni interventi psicologici addizionali potrebbero permettere di tenere sotto controllo i fenomeni delle allucinazioni uditive, ma sono necessarie ricerche ulteriori.

In molte applicazioni dell'acustica e dell'elaborazione del segnale sonoro diventa strettamente necessario conoscere come il suono viene percepito da un essere umano. Il suono, il cui stimolo acustico è composto da onde di pressione che si propagano attraverso l'aria, può essere misurato accuratamente tramite delle apparecchiature sofisticate.

Tuttavia capire come queste onde vengano recepite e convertite in pensieri all'interno del nostro cervello non è affatto da sottovalutare: il suono è un segnale analogico continuo che (approssimando a zero il volume delle molecole d'aria) può teoricamente portare un infinito numero di informazioni (essendoci un infinito numero di frequenze portanti, ognuna contenente informazioni relative ad ampiezza e intensità). Individuare le caratteristiche peculiari della percezione uditiva permette agli scienziati ed agli ingegneri di concentrarsi, per l'analisi e la progettazione di strumenti e apparecchiature acustiche, sulle componenti realmente udibili.

È importante sottolineare, inoltre, che ciò che "si sente" non è solamente una conseguenza di carattere fisiologico legata alla conformazione del nostro orecchio, ma comporta anche implicazioni psicologiche.

Frequenza

L'orecchio umano può udire i suoni nell'intervallo dai 20 Hz ai 20 kHz. Questo limite superiore tende ad abbassarsi con l'avanzare degli anni: molti adulti non sono in grado di udire frequenze oltre i 16 kHz. L'orecchio di per sé non è in grado di rispondere alle frequenze superiori o inferiori all'intervallo indicato, ma queste ultime possono essere comunque percepite col corpo attraverso il senso del tatto sotto forma di vibrazioni se sufficientemente potenti in ampiezza.

Nel tratto di massima sensibilità dell'intervallo delle frequenze udibili (intorno ai 2–3 kHz) l'orecchio ha una risoluzione di circa 2 Hz mentre via via che ci si allontana da questa zona la risoluzione va diminuendo di pari passo.

L'effetto della frequenza sull'orecchio umano segue una base logaritmica. In altre parole, la maniera con cui l'altezza di un suono viene percepita è funzione esponenziale della frequenza. La comune scala musicale di dodici suoni è un esempio: quando la frequenza fondamentale di una nota è moltiplicata per 2 1 / 12 {\displaystyle 2^{1/12}} 2^{{1/12}}, il risultato è la frequenza del semitono successivo in direzione ascendente. Andare più in alto di dodici semitoni, ovvero di un'ottava, è lo stesso che moltiplicare la frequenza della fondamentale per 2 12 / 12 {\displaystyle 2^{12/12}} {\displaystyle 2^{12/12}}, ovvero raddoppiare la frequenza (per approfondire vedi: temperamento equabile).

Come risultato si ha che la risoluzione nel riconoscimento della frequenza assoluta viene giudicata meglio dall'orecchio in termini di semitoni o in cent, cioè in centesimi di semitono.

Intensità

Se si prende in considerazione l'intensità del suono, l'intervallo udibile è enorme: il limite inferiore è definito a 0 dB, mentre il limite superiore attualmente non è fissato. È possibile individuare un limite superiore approssimativo considerando il punto in cui l'intensità del suono è tale da danneggiare l'orecchio. ( No, il limite superiore è fissato militarmente dall’ L-RAD. L’Intensità è tale da uccidere l’individuo, stordirlo, farlo svenire o sanguinare, paralizzarlo ecc…. ) Il limite dipende dalla durata del suono, poiché se è vero che l'orecchio può sopportare 120 dB per un breve periodo è vero anche che può subire sordità permanente se esposto per lungo tempo a un suono oltre gli 80 dB.

Una più rigorosa esemplificazione dei limiti minimi di udibilità determina che la soglia minima dove un suono può essere sentito dipende dalla sua frequenza. Misurando questa intensità minima utilizzando toni di test a varie frequenze, possiamo ricavare una curva di "Frequenza Dipendente" detta soglia assoluta della percezione sonora o Absolute Threshold of Hearing (ATH). Generalmente, l'orecchio denota un picco di sensibilità (es. Il suo ATH minimo) con una frequenza compresa tra 1 kHz e 5 kHz, e sembra che questa soglia cambi con l'età: orecchie più anziane denotano una riduzione della sensibilità di oltre 2 kHz. L'ATH è costituito dalla più bassa tra le curve di pari intensità sonora o equal-loudness contour. Le curve di pari intensità indicano il livello di pressione acustica (in dB), distribuite su un intervallo di frequenze audibili, che sono percepite allo stesso livello di volume sonoro.  Le curve di pari intensità sonora sono state misurate per la prima volta da Fletcher e Munson nel 1933 presso i laboratori AT&T Bell Laboratories usando toni puri riprodotti attraverso cuffie e i dati ottenuti sono chiamati curve Fletcher-Munson. La sensazione sonora era difficile da misurare in quanto soggettiva, quindi le curve sono la media tra le percezioni di molti soggetti.  Robinson e Dadson raffinarono il processo nel 1956 per ottenere un nuovo insieme di curve di pari intensità sonora per una sorgente sonora frontale misurata in una stanza senza riverbero (Camera anecoica). Le curve Robinson-Dadson furono standardizzate come ISO 226 nel 1986. Nel 2003, ISO 226 fu revisionato usando i dati presi da 12 studi internazionali.

Cosa udiamo?

L'udito umano è simile ad un analizzatore di spettro, così che l'orecchio risolve il contenuto spettrale della pressione dell'onda di pressione senza tener conto della fase del segnale. Nella pratica, si possono percepire alcune informazioni della fase. La differenza di fase tra un orecchio e l'altro è una notevole eccezione che fornisce una parte significante nella localizzazione del suono. Gli effetti di filtraggio della testa offrono un altro importante spunto per la direzione.

Effetti di mascheramento

In alcune situazioni, un suono normalmente udibile può essere mascherato da un altro suono. Ad esempio, la conversazione a una fermata di autobus può diventare completamente impossibile se si sta avvicinando un rumoroso autobus. Questo fenomeno è chiamato "mascheramento". Un suono più debole è detto "mascherato" se è reso inaudibile dalla presenza di un suono più forte.

Se due suoni vengono prodotti simultaneamente e uno è mascherato dall'altro, si parla di mascheramento simultaneo. Un suono di frequenza prossima a quella del suono più forte è mascherato più facilmente rispetto a uno di frequenza molto diversa. Per questo motivo, il mascheramento simultaneo è anche chiamato "mascheramento di frequenza".

La tonalità di un suono è parzialmente determinata da questa abilità di mascherare gli altri suoni. I modelli computerizzati che calcolano il masking causato da suoni devono pertanto classificare la loro vetta individuale all'interno dello spettro accordando la loro tonalità.

Allo stesso modo, un suono leggero emesso appena dopo la fine del suono alto è mascherato da quest'ultimo. Persino un suono leggero appena prima di un suono alto può essere mascherato da un altro suono. Questi due effetti sono chiamati rispettivamente anticipo e ritardo del temporal-masking (mascheramento temporale).

Cenni sul 'Phantom'

Al livello più basso di udibilità, le note gravi possono spesso essere udite chiaramente solo quando non ci siano altri suoni alla stessa frequenza. La cosa è dovuta al fatto che l'orecchio opera una sintesi dei suoni a bassa frequenza derivandoli dalle differenze tra le frequenze armoniche udibili presenti nei suoni in questione. In alcuni apparecchi commerciali, questo effetto è utilizzato per dare l'impressione di una risposta estesa alle basse frequenze quando il sistema non è in grado di riprodurle adeguatamente.

Psicoacustica e software

Se trasportiamo l'informazione sonora nel mondo digitale possiamo fare alcune considerazioni.

Il modello psicoacustico conferisce qualità alla compressione audio di tipo "lossy" (con perdita di informazione) indicando quale parte del segnale audio da comprimere può essere rimossa o pesantemente compressa senza generare problemi, cioè senza perdite significative nella qualità del suono. Questo spiega, ad esempio, perché un secco battito dei palmi delle mani fra loro possa risultare tremendamente rumoroso in una tranquilla biblioteca, ma non si riesca quasi a sentire nel traffico automobilistico diurno di una grande città. Sembra che questo dia poco vantaggio nell'ambito generale del problema della compressione dati, ma le analisi psicoacustiche portano ad ottenere file compressi che sono anche 10 o 12 volte più piccoli degli originali high quality, il tutto con una minima perdita percepibile di qualità. Un simile tasso di compressione è oggi la caratteristica di quasi tutti i formati di compressione audio, fra i quali ricordiamo l'MP3, Ogg Vorbis, Musicam (usato da molti stati come standard per le trasmissioni digitali audio via etere), e la compressione su cui si basa il MiniDisc.

La psicoacustica è fortemente basata sull'anatomia umana, soprattutto - come evidenziato - sulle limitazioni di percezione dell'orecchio. Dette limitazioni, per riassumere, sono:

Dato che l'orecchio non funziona al meglio quando si trova in prossimità di queste limitazioni, un algoritmo di compressione audio darà bassa priorità a frequenze esterne al range di udibilità. Sottraendo memoria a queste frequenze poco importanti e ridistribuendoli fra quelle utili l'algoritmo assicura che i suoni udibili siano della qualità più alta possibile.

Psicoacustica e musica

La psicoacustica comprende anche scoperte rilevanti per quanto concerne la musica, la sua composizione ed esecuzione. Alcuni musicisti, come ad esempio Benjamin Boretz, sono convinti che i risultati delle ricerche psicoacustiche abbiano significato solo in un contesto musicale.

Applicazioni

La Psicoacustica è applicata oggi in molti campi: dall'ingegneria informatica all'ingegneria acustica, passando per la difesa in relazione alla possibilità di sviluppare ed utilizzare armi acustiche che possano causare lesioni o morte. Ovviamente si applica anche alla musica, dove i musicisti e gli artisti continuano a creare nuove sensazioni acustiche, rompendo la tradizionale percezione della sonorità reale. È usata anche nell'educazione, nella medicina e nel marketing.

Bla, bla, bla… e cosi via discorrendo…..

Jedi Simon