PARABOLA DEL FIUME
DALL'UNA ALL'ALTRA SPONDA VI E' LA STESSA ESISTENZA DEL FIUME. LA FORZA
BITANGENTE COSTRUISCE E DISTRUGGE GLI ARGINI. COLUI CHE SEGUE LA CORRENTE
GIUNGE IN UN ALTRO MARE. COLUI CHE E' LA CORRENTE E' LA FORZA CHE SOSPINGE LE
ACQUE. CHI AD UN TEMPO PERVIENE ALLA DIREZIONE SOSPINGENDOSI PER ESSA,
UNIFICA SE STESSO. L'ILLUSIONE DELLA COMPAGNIA DELLA PROPRIA RAGIONE
NON DA' CONFRONTO MA ELUGUBRAZIONE. QUANDO IL GELO SI FA STRADA NEL CUORE
LA MORSA TUTTO SERRA E PRIVA DEL SENTIRE. LA STASI DEI DORMIENTI, E' SOGNO CHE
SOSTIENE. IL SOLE BRILLA NEGLI OCCHI DI CHI VEDE. LA FORZA ATTRAE SIMILMENTE
CIO' CHE DI LEI FA PARTE SENZA DANNO. IN NESSUN LUOGO GIACE ALCUNCHE' DI
SEPARATO. ONNIPERVASIVO E' IL MOMENTO IN CUI L'ISTANTE DIVIENE. LA VIA SI FA
CORSA A QUELLO CHE HA FRETTA D'ARRIVARE, MA NON V'E' DIFFERENZA FRA IL VENIRE
E L'ANDARE. L'INCONDIZIONABILITA' DEI SEMPLICI NE PRESERVA LA PUREZZA.
L'IDENTITA' INSEPARATA CONDIVIDE L'UNIONE APPARTENENTE. IL MOTIVO ACCELERA O
DECELERA, MA IL CORSO DEGLI EVENTI NON TEME EGOICA INTROMISSIONE. IL TUTTO SI
MUOVE E LE PARTI INSEPARATE CON ESSO. E' L'UOMO CHE GENERA L'ILLUSIONE DELLE
PARTI, MA TUTTO VA', DAL LETTO ALLA CASCATA CON LO STESSO IMPETO E CON LA
STESSA FORZA. I PRIMI E GLI ULTIMI S'ADOPERANO A VICENDA. LA GRANDE VIA NON E'
CHE LA LUCE DEL CUORE. TUTTI PARTONO, TUTTI ARRIVANO. LA CONSIDERAZIONE
GERARCHICA NON E' CHE FENOMENO UMANO. PERSO IL NOME, IL NUMERO, LA
QUANTITA', LA QUALITA, LO SPAZIO, IL TEMPO, LA CRITICA, IL GIUDIZIO, L'UOMO
HA PIU' MODO DI APPREZZARE CON SERENITA' IL CAMMINO CHE RENDE CIO’ CHE E’.
QUESTA VIA E' UNA DELLE TANTE.
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PARABOLA TRATTA DA “IL BAMBINO DI LUCE” JEDI SIMON