Sensire = Sentire attraverso l'insieme dei sensi.
Sensibilità sinergica sensoriale.
Percezioni sensoriali
1 TATTO
2 OLFATTO
3 VISTA
4 GUSTO
5 UDITO
6 MOVIMENTO CINESTESICO radiale e lineare velocità
7 EQUILIBRIO
8 CAMPO ELETTROMAGNETICO
9 SENSO DEL TEMPO
10 SENSO DELLO SPAZIO
11 PERCEZIONE VISCERALE ( fame, sazietà, sete... )
12 DOLORE, PIACERE, PRURITO
13 SENSAZIONE TERMICA
14 INTUIZIONE
15 PESO E LEGGEREZZA
16 DIMENSIONE ( padronanza, goffo... )
17 TELEPATIA ( risonanza ritmo sintonia induzione empatia )
18 ORDINE
19 MNEMONICA ( analitica, esperienziale, deduttiva, analogica, coincidente )
20 SENSO DEL COMPORTAMENTO ANIMALE ISTINTIVO
21 SENSO DI PRESSIONE TIMPANICA, EPIDERMIDE
22 SENSO DI PERCEZIONE DELL’ESSERE
23 SENSO DI NUTRIMENTO E BENESSERE
24 FORO PERCETTIVO
25 SENSO DI MANCANZA O DI VUOTO
26 SENSO DI APPAGAMENTO E INSODDISFAZIONE
27 SENSO DI SOLLIEVO
28 SENSO DI MERAVIGLIA
29 SENSO DI LIBERTA
30 SENSO DELL'UMORISMO
31 SENSO DI COLPA
32 SENSO DI ATTRAZIONE E REPULSIONE
33 SENSO DI ELEVAZIONE E CADUTA GRAVITAZIONALE
34 SENSO DI ACCELERAZIONE E DECELERAZIONE
35 SENSO DEL PRINCIPIO E DELLA FINE
36 SENSO DEL VERO E DEL FALSO
37 SENSO DI RISPETTO
38 SENSO DI INADEGUATEZZA
39 SENSO MORALE
40 SENSO DEL PUDORE
41 SESTO SENSO
42 COMMON SENSE
43 SENSO DI INUTILITA
44 SENSO DI IMPOTENZA
45 SENSO DI ONNIPOTENZA
46 SENSO DI PULIZIA
47 SENSO D'ORDINE
49 SENSO DI MALATTIA
50 SENSO DI VERGOGNA
Gli organi di senso sono strutture fisiche presenti nei corpi degli esseri viventi del regno animale che servono essenzialmente a permetterci di interagire con il mondo circostante.
Essi sono composti da strutture più o meno complesse specializzate nella ricezione di stimoli provenienti dall’esterno o dall’interno, di trasformarli in impulsi nervosi e infine di trasmetterli al sistema nervoso centrale.
Questi recettori si classificano in base alla provenienza dello stimolo:
Dal tipo di stimolo:
E in base al loro Adattamento sensoriale cioè alla possibilità di far diminuire la frequenza di uno stimolo prolungato nel tempo.
Trasmissione dello stimolo
Lo stimolo è, in realtà, una variazione della polarità della membrana. Normalmente, l'interno del derma ha polarità negativa. Questo perché gli ioni negativi Cl-(cloro) sono molti di più di quelli positivi K+ (potassio). L'ambiente esterno, invece, è carico positivamente perché ricco di ioni Na+ (sodio). Quando c'è uno stimolo, i Cl- escono e i Na+ entrano invertendo la polarità (depolarizzazione). I K+ escono molto più lentamente e, quando ciò avviene, ristabiliscono l'equilibrio riportando la polarità della pelle al negativo (ripolarizzazione). Lo stimolo recepito si trasforma in potenziale recettoriale che si trasmette ai neuroni sensoriali afferenti (che portano al sistema nervoso centrale). I neuroni, prima di inviare il messaggio, lo trasformano in potenziale d'azione (trasduzione). N.B.: se uno stimolo è prolungato nel tempo, aumenta la frequenza di trasmissione dello stimolo, e non l'intensità.
Sette sono gli organi di senso umani canonici nonostante spesso si limiti a citare solo i primi cinque:
Altri organi di senso sono presenti nel corpo umano (vedi corpuscoli) tuttavia sono considerati secondari rispetto a quelli citati e solo gli specialisti ne conoscono il nome e la rispettiva funzione.
Fra i chemocettori si trovano i glomi, l'apparato gustativo e l'apparato olfattivo.
Glomi:
Sono interocettori che sono situati in presenza delle grandi arterie (carotide, aorta, sacrale media), hanno la funzione di registrare le alterazioni dei tassi di O2 (ossigeno) e di CO2 (anidride carbonica) nel sangue.
Apparato gustativo:
È formato dai calici gustativi che sono presenti nelle papille linguali Circumvallate (si trovano a forma di V nella parte più interna della lingua), Foliate, e, in piccola parte anche nelle Fungiformi. Le Filiformi, invece, sono papille tattili. Ogni calice è formato da tre tipi di cellule:
Ogni calice gustativo non riconosce una singola categoria di gusto anche se ci sono aree specializzate come, ad esempio, la punta della lingua che riconosce meglio il dolce, i lati della stessa che riconoscono l'acido e il salato e la parte più interna della lingua che è specializzata per l'amaro.
Apparato olfattivo:
Il tessuto specializzato per riconoscere gli odori è l'epitelio olfattivo che si trova nella parte superiore della cavità nasale. Esso è ricoperto di muco dove si trovano le molecole da analizzare. L'epitelio olfattivo è formato da tre tipi di cellule:
Tatto:
I meccanocettori presenti sull'epidermide sono varii e sono sensibili alla pressione e al dolore. Si dividono in due:
Orecchio: apparato uditivo e vestibolare:
L'orecchio è costituito da tre parti:
L'apparato uditivo è formato dalla coclea e dai tre ossicini. Il martello è a contatto con la membrana del timpano e trasmette le vibrazioni all'incudine e alla staffa. Attraverso la finestra ovale, le vibrazioni si trasmettano alla coclea. Qust'ultima è formata da tre canali, di cui il primo e il terzo sono collegati e contengono perilinfa:
Il suono, quindi, si trasmette dal timpano ai tre ossicini, passa nella coclea attraverso la finestra ovale e comprime la perilinfa che trasmette le vibrazioni al canale vestibolare, quindi al canale timpanico e da questo al canale medio. In quest'ultimo canale si trova l'organo del Corti dove si trovano le cellule sensoriali. Queste cellule sono ricoperte da una membrana tettoria. Le loro ciglia, sfregando sulla membrana tettoria, trasmettono le vibrazioni al nervo uditivo.
L'apparato vestibolare, invece, è composto dai tre canali semicircolari che hanno all'estremità un'ampolla che è in contatto con l'utricolo e il sacculo, due cavità a forma, appunto, di sacco. Nell'utricolo e nel sacculo ci sono le cellule sensoriali dell'equilibrio che hanno delle ciglia immerse in una gelatina in cui sono immersi degli otoliti. Gli otoliti sono sassolini di carbonato di calcio che, con il movimento, sfregano le ciglia dei recettori. Se il movimento è rotatorio (angolare), l'endolinfa presente nei tre canali semicircolari preme sulla gelatina presente nell'ampolla facendo muovere le ciglia delle cellule sensoriali immerse in essa (nella gelatina).
Uno Jedi percepisce sincronicamente e sinergicamente.
Egli "Sensice". Conosce e riconosce, e non si
lascia ingannare
da certi trucchetti. Avverte il movente prima dello stimolo, e ne riconosce
la frequenza sottile che sta per generare la sua manifestazione.
Ciò significa che uno Jedi avverte gli stimoli prima ancora che essi si manifestino.
E questa è una delle forme più antiche di saggezza. Per questo uno Jedi non si
lascerà ingannare da alcuna sostanza capace di ottundere la sua sensibilità, sia essa
di origine animale, minerale
o vegetale.
Egli non ricorrerà altresì ad alcuna
droga che lo possa risvegliare artificialmente, accelerandolo o rallentandolo, o
assopire momentaneamente, danneggiandolo cosi
con la produzione di tossine che lasceranno un segno nel suo corpo.
Via alcool, tabacco, caffè, zucchero, oppiacei, acidi e acceleratori.
Uno Jedi conosce la misura della misura. Si chiama bastanza.
Senza di essa c'e' bramosia e avidità, ma quando la bastanza è presente
non esiste cifra che possa equipararsi a quanto non ha prezzo.
Uno Jedi persegue la via dell'equilibrio, e quanto è funzione sufficiente
non diviene disfunzione.
Uno Jedi è capace di attivare sonstanze morfinogene in presenza di dolore.
Endorfine per raggiungere stati percettivi alterati secondo il nostro metro usuale.
Sostanze autacoidi per guarire il corpo indebolito da batterica e virus.
La percezione allargata di uno stimolo offre, informazioni circa
la sua origine e la
provenienza, il movente, il motivo, la direzione,
la velocità, la misura, lo spostamento spaziale, il suono, la tendenza,
la somma dei vettore, i deflettori, i mascheratori, l'energia che lo ha
prodotto, il meccanismo di rilascio, la frequenza, lo smorzamento,
la traiettoria, la permanenza, la temporalità, e le concause karmiche
che lo hanno generato e prodotto.
Questo ( e molto altro ) fa parte della percezione simultanea di uno Jedi.
Volutamente la lista non è completa ne nell'ordine corretto, e puramente indicativa.
Colui che fa orecchie da mercante
non sente che la cifra che lo smuove.
Eppure quanto fa, vive e soffre, è senza senso.
La sua bocca sporca di lamentazioni.
Le sue tasche ricolme di cianfrusaglie.
Guardati da costoro.
Procedi e consenti.
Cogli e migliora.
Cosa da un senso alle cose, al mondo, a quello che fai?
Legittimazione e giustificazione non ti saranno di grande aiuto.
Rammenta le 8 vie: who? why? when? where? what? which? whose? how? whom?
e ne saprai già qualcosa.
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