Felicità interna lorda e "Il numero è la
bestia"
Nella lista dei paesi più felici del mondo, all'ottavo
posto c'è il Bhutan. Nella costituzione del Bhutan si fa riferimento al
coefficiente di Felicità Interna Lorda, un parametro inventato dal suo re ne
1972 per controllare che il progresso economico e la modernizzazione del paese
avvenissero in accordo con i valori morali del buddismo locale. Alla nostra
costituzione manca, come pure a quella di moltissimi altri stati, che di
virtuosismo dovrebbero intendersene, dato che hanno da insegnare al mondo. E
qui, da uno staterello piccolo piccolo, e una nazione piccina schiacciata fra
India e Cina, un Re, si ricorda che il suo popolo deve vivere felice, metre
tutti gli altri pensano ai soldi, soldi, soldi, e si danno alle politiche del
rigore che portano alla fame, al suicidio e alla dissoluzione delle imprese e
alla perdita del lavoro. I questi quattro numeri si trovi la risposta alle
politiche dell'austerity attuate da tecnici delle finanze e delle ricchezze
private.
I numeri parlano da se. Bisognerebbe prendere esempio, e se un piccolo
anatroccolo brutto e nero, fa cip, ascoltarlo e prendere il buon esempio. La
voce del cuore è l'unica che possa risolvere la crisi. I numeri non conoscono
che la guerra, e sono qui per questo. "Il numero della bestia", si diceva,
parlando del 666, ma pare che i più, non abbiano compreso il senso della cosa.
Lo spiego meglio: "il numero è la bestia", e il sei, sei, sei, sei tu che
diventi la bestia per lasciare che essa ti governi, ti compri, ti conduca, ti
faccia fare ed essere tutto quello che chiede, che vuole, che desidera. Il
numero è la bestia, e fino a quando non capirai che esso è la causa della
prepotenza della mente sul cuore, del potere dei soprusi, la scienza sarà arida
costruzione come il sapere, pura frammentazione, e le democrazie, teatrini di
varietà. I conti tornano solo quando si considera la qualità delle cose.
Vivificare la consapevolezza come nutrire fiducia, e fare, in ragione delle
proprie forze, e non oltre misura, è essere equilibrio e possibilità. Quello che
consente e che resiste, è la verità. Quello che non dura, sono le menzogne e le
bugie reiterate. Moltiplicate pure tutte le illusioni del mondo, ma non avrete
una sola briciola di cuore, un sorriso vero, un soldo in tasca. La qualità che
manca è proprio quella di riconoscere che vi siete persi appresso alla bestia
che chiamate Dio, ed ora, in suo nome, siete pronti ad accaparrare ancora.
Sorrisi falsi e sguardi biechi, parvenza e apparenza, vestito e costante
carenza.
Chi vuole troppo nulla stringe. Vi siete impegnati questo mondo per 12 volte, e
ora chi volete fregare? Le anime, ad eccezione di qualcuna, la bestia se le è
tutte divorate. Se volessi, e disponessi di ingente contingente, potrei
dimostrarvi, cosa che già sapete, che tutto si può comprare, o quasi, e che ogni
uomo ha il suo prezzo. Quanti si lascerebbero condurre ad essere quelli che non
sono, è incalcolabile. Travestito da libertà, il numero entra e consentendo
controlla, gestisce, unisce, divide e regna. Sarebbe il caso di piantarla con
queste fandonie. Vi spiegai cosa significa ZERO, e non lo avete capito; e senza
quelli....,
dite di non poter campare, e vi smarrite in vite che non sono le vostre. Fateci
caso, il tempo non aspetta, e come le mele bacate marciscono prima di quelle di
qualità, così i sogni svaniscono, le illusione perdono consistenza, le vite di
spengono, accalappiate dalla bestia, che al lazzo, 1, 2, 3, ne ha avvinghiati,
4,5,6, li ha resi schiavi, 7,8,9, se l'è mangiati. Meditate sull'essenza delle
cose e provate per una volta a condividere la qualità di quel che siete con gli
altri. Nel sorriso degli altri, si misurerà la grandezza del vostro operato,
delle cose che avete fatte, dei progetti intrapresi e realizzati, delle parole
che sono state e di quelle che sono sbiadite, scomparse alla prima pioggia,
volate via.
E' di questo che parlo. Si. Il numero è la bestia. Ora che lo sapete, vediamo se
ce ne è uno che si dimostri uomo e non fantoccio. Da quanto tempo vi ripeto che
il re è nudo!!!
E voi, riposti al centro del problema da risolvere, vi aspettate un numero per
risposta, la risposta, quella che riempia la vostra piccola casella. Mi verrebbe da dirvi di prendere il numeretto e mettervi in fila per
la risposta, ma sarebbe solo uno scherzo, e questo non vi fa bene perché si sono
già presi gioco di voi abbastanza. Lasciate tutte quelle illusioni, e curatevi
di ciò che siete capaci, di quel che potete, e delle cose che avete a vista,
sino all'orizzonte del vostro sguardo. Quel che è oltre, non è misura adeguata,
ma già danno. Quando la rete dei puri sarà viva, allora l'insegnamento sarà in
atto, e tutte queste brutte cose si dilegueranno. Siete stati condannati a dare
un nome a tutte le cose, non vi basta? Ora volete dare pure un numero ad esse,
ed esserlo con tutti voi stessi? No, non dovevate disturbarvi.
E se torna, e vi dice, firmate qui in basso, sappiate rispondergli per le rime.
Eccovi la nuova preghiera, una piccola magica poesia che vi libererà dal
maligno.
"Candore, dolcezza, tenerezza e cuore, gentilezza, perdono, fiducia e
comprensione, abbraccio, sorriso, condivisione e compassione, cura delle
qualità, armonia e bellezza, purezza, pace interiore e calma, gioia, felicità e
amore" .
Se saprete rispondergli con tutti voi stessi in questo modo, vi lascerà per
sempre e non si ripresenterà mai più.
Ora vi spiego cosa è il FIL.... anzi ve lo dice wiki, che vado a
prendere un po' d'aria.
La felicità interna lorda o FIL (in lingua inglese gross national happiness -
GNH) è il tentativo di definire - con un evidente ammiccamento ironico, ma con
altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard di vita sulla falsariga
del prodotto interno lordo (PIL).Indice [nascondi]
1 Bhutan e il suo FIL
2 La FIL nelle parole del Dalai Lama
3 Uno dei molti indicatori alternativi
4 Conferenza sulla FIL
5 Voci correlate
6 Bibliografia
7 Collegamenti esterni
Bhutan e il suo FIL [modifica]
Per la solidità di uno stato è necessario mantenere elevato il suo PIL (prodotto
interno lordo):infatti più è alto il PIL e più uno stato ha benessere, ma è
egualmente importante conoscere se uno stato tiene conto e di conseguenza misura
il FIL (felicità interna lorda). L'indicatore del FIL misura il benessere dei
cittadini, quindi, grazie a questo, uno stato può capire i problemi del paese e
l'umore dei cittadini. Un esempio fondamentale dell'utilità a conoscere il
proprio FIL è dato dal Bhutan, piccolo stato montuoso dell'Asia. Questo stato
già da 4 anni adotta come indicatore per calcolare il benessere della
popolazione il FIL. I criteri presi in considerazione sono la qualità dell'aria,
la salute dei cittadini, l'istruzione, la ricchezza dei rapporti sociali.
Secondo alcuni dati questo paese è uno dei più poveri dell'Asia, con un PIL pro
capite di 1800 dollari. Tuttavia, secondo un sondaggio, è anche la nazione più
felice del continente e l'ottava del mondo. Gli ideatori di questo indice non
mirano ad una “retrocessione”, cioè non vogliono passare per anti-tecnologici o
anti-materialisti, ma il loro programma punta a migliorare l'istruzione, la
protezione dell'ecosistema e a permettere lo sviluppo delle comunità locali. È
dunque per questo che ogni stato deve sì prendere in considerazione il suo PIL,
ma deve anche mirare al benessere dei cittadini, quindi deve attuare, se non in
modo cosi prevalente, l'indicatore di felicità interna lorda; perché, come
abbiamo visto, sul campo del benessere dei cittadini, anche un piccolo paese può
essere uno dei migliori del mondo.
La FIL nelle parole del Dalai Lama [modifica]
Il Dalai Lama è un convinto sostenitore della FIL. A questo proposito ha
dichiarato: «Come buddhista, sono convinto che il fine della nostra vita è
quello di superare la sofferenza e di raggiungere la felicità. Per felicità però
non intendo solamente il piacere effimero che deriva esclusivamente dai piaceri
materiali. Penso ad una felicità duratura che si raggiunge da una completa
trasformazione della mente e che può essere ottenuta coltivando la compassione,
la pazienza e la saggezza. Allo stesso tempo, a livello nazionale e mondiale
abbiamo bisogno di un sistema economico che ci aiuti a perseguire la vera
felicità. Il fine dello sviluppo economico dovrebbe essere quello di facilitare
e di non ostacolare il raggiungimento della felicità».
felicità interna lorda
Uno dei molti indicatori alternativi [modifica]
A differenza del Genuine Progress Indicator — che cerca effettivamente di
misurare il benessere — la Felicità Interna Lorda non è un tentativo di
quantificare la felicità. Le due misure concordano, tuttavia, sul fatto che il
benessere è più importante dei consumi.
Il problema è che la FIL si basa su una serie di valutazioni soggettive sui
valori morali.
In pratica ciò significa che è aperta a chiunque sia in grado di definire un
quadro di riferimento (di solito i governi), coerente con i propri interessi.
Un esempio concreto è dato dal già citato Bhutan che ha espulso circa 100.000
cittadini di origine nepalese sostenendo che non sono dei "veri" bhutanesi.
Ciò avrebbe avuto un effetto negativo sul PIL, ma non sulla Felicità Interna
Lorda.
Indicatori di progresso economico alternativi che hanno il sostegno di numerose
ONG vengono utilizzati da alcuni governi di stati europei e nel Canada.
Conferenza sulla FIL [modifica]
Una conferenza internazionale sulla Felicità Interna Lorda si è tenuta nel
giugno 2005 in Nuova Scozia (Canada), un evento a cui i buddhisti Shambhala
hanno attribuito un significato speciale. In Italia è l'Associazione Culturale
Isola Etica ad organizzare nove giornate dedicate alla FIL, con il FIL Festival,
che si tiene a fine luglio nelle piazze principali dei borghi di Poggio e
Marciana Marina all'Isola d'Elba.
English
Gross national happiness
From Wikipedia, the free encyclopedia
The assessment of gross national happiness (GNH; Wylie: rgyal-yongs dga'a-skyid
dpal-'dzoms) was designed in an attempt to define an indicator that measures
quality of life or social progress in more holistic and psychological terms than
only the economic indicator of gross domestic product (GDP).Contents
1 Origins and meaning
2 Qualitative and quantitative indicators
3 Conferences
4 External studies
5 Criticism
6 See also
7 References
8 External links
In Inglese:
Origins and meaning
The term "gross national happiness" was coined in 1972 by Bhutan's fourth Dragon
King, Jigme Singye Wangchuck, who has opened Bhutan to the age of modernization
soon after the demise of his father, Jigme Dorji Wangchuk. He used this phrase
to signal his commitment to building an economy that would serve Bhutan's unique
culture based on Buddhist spiritual values. At first offered as a casual,
offhand remark, the concept was taken seriously, as the Centre for Bhutan
Studies, under the leadership of Karma Ura, developed a sophisticated survey
instrument to measure the population's general level of well-being.[1] Two
Canadians, Michael and Martha Pennock played a major role in developing the
Bhutanese survey, which took a six to seven hour interview to complete. They
developed a shorter international version of the survey which has been used in
their home region of Victoria BC as well as in Brazil. The Pennocks also
collaborated with Ura in the production of a policy lens which is used by the
Bhutanese GNH Commission for anticipating the impact of policy initiatives upon
the levels of GNH in Bhutan.[2]
Like many psychological and social indicators, GNH is somewhat easier to state
than to define with mathematical precision. Nonetheless, it serves as a unifying
vision for Bhutan's five-year planning process and all the derived planning
documents that guide the economic and development plans of the country. Proposed
policies in Bhutan must pass a GNH review based on a GNH impact statement that
is similar in nature to the Environmental Impact Statement required for
development in the U.S.
At present, we are stealing the future, selling it in the present, and calling
it GDP.
—Paul Hawken[3]
The Bhutanese grounding in Buddhist ideals suggests that beneficial development
of human society takes place when material and spiritual development occur side
by side to complement and reinforce each other. The four pillars of GNH are the
promotion of sustainable development, preservation and promotion of cultural
values, conservation of the natural environment, and establishment of good
governance. At this level of generality, the concept of GNH is transcultural—a
nation need not be Buddhist to value sustainable development, cultural integrity,
ecosystem conservation, and good governance. Through collaboration with an
international group of scholars and empirical researchers the Centre for Bhutan
Studies further defined these four pillars with greater specificity into eight
general contributors to happiness—physical, mental and spiritual health;
time-balance; social and community vitality; cultural vitality; education;
living standards; good governance; and ecological vitality. Although the GNH
framework reflects its Buddhist origins, it is solidly based upon the empirical
research literature of happiness, positive psychology and well-being.
Qualitative and quantitative indicators
There is no exact quantitative definition of GNH,[4] but elements that
contribute to GNH are subject to quantitative measurement. Low rates of infant
mortality, for instance, correlate positively with subjective expressions of
well-being or happiness within a country. The practice of social science has
long been directed toward transforming subjective expression of large numbers of
people into meaningful quantitative data; there is no major difference between
asking people "how confident are you in the economy?" and "how satisfied are you
with your job?"
GNH, like the Genuine Progress Indicator, refers to the concept of a
quantitative measurement of well-being and happiness. The two measures are both
motivated by the notion that subjective measures like well-being are more
relevant and important than more objective measures like consumption. It is not
measured directly, but only the factors which are believed to lead to it.
According to Daniel Kahneman, a Princeton University psychologist, happiness can
be measured using the day reconstruction method, which consists in recollecting
memories of the previous working day by writing a short diary.[5]
A second-generation GNH concept, treating happiness as a socioeconomic
development metric, was proposed in 2006 by Med Jones, the President of
International Institute of Management. The metric measures socioeconomic
development by tracking seven development areas including the nation's mental
and emotional health.[6] GNH value is proposed to be an index function of the
total average per capita of the following measures:
Economic Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement of
economic metrics such as consumer debt, average income to consumer price index
ratio and income distribution
Environmental Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement
of environmental metrics such as pollution, noise and traffic
Physical Wellness: Indicated via statistical measurement of physical health
metrics such as severe illnesses
Mental Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement of
mental health metrics such as usage of antidepressants and rise or decline of
psychotherapy patients
Workplace Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement of
labor metrics such as jobless claims, job change, workplace complaints and
lawsuits
Social Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement of
social metrics such as discrimination, safety, divorce rates, complaints of
domestic conflicts and family lawsuits, public lawsuits, crime rates
Political Wellness: Indicated via direct survey and statistical measurement of
political metrics such as the quality of local democracy, individual freedom,
and foreign conflicts.
The above seven metrics were incorporated into the first Global GNH Survey.[7]
Ed Diener, a psychologist from the University of Illinois at Urbana-Champaign,
has developed a scale referred to as subjective well-being, a concept related to
happiness and quality of life, which has been used to compare nations to each
other on this construct.[8] This study found that "high income, individualism,
human rights, and social equality correlated strongly with each other, and with
SWB" (p. 851, abstract).
Adam Kramer, a psychologist from the University of Oregon, has developed a
behavioral model of "Gross National Happiness" based on the use of positive and
negative words in social network status updates, resulting in a quantitative GNH
metric.[9]
Conferences
In 2009, the 5th International Conference was held at Foz do Iguaçu, Brazil,
with more than 800 participants. The conference was organised by Future Vision
Ecological Institute and Itaipu Bi-national Hydroelectric Facility, in
collaboration with the Centre for Bhutan Studies. The growing interest in GNH
within Brazil has resulted from the work of Dr. Susan Andrews at the Instituto
Visão Futuro which sponsored a series of events in São Paulo and Campinas in
October 2008. Speakers included Karma Ura from Bhutan and Michael Pennock from
Canada.[10]
The 4th International Conference on Gross National Happiness was held in Bhutan
with a focus on Practice and Measurement. Results of the Bhutanese survey were
presented and a number of international contributors discussed different
approaches and challenges to the measurement and application of the GNH
framework.[11]
The 3rd International Conference on Gross National Happiness Towards Global
Transformation: World Views Make a Difference offered an opportunity to
articulate Asian world views towards transformation in a "message to the world."
It took place in Nong Khai and Bangkok, Thailand between 22 and 28 November
2007.
Implying the transition from a natural to modernized state, the 3rd
International Conference on Gross National Happiness (GNH 3) took place in two
locations: the first three days took place in rural north-eastern province of
Nong Khai and the last three days in the urban campus of Chulalongkorn
University in central Bangkok, Thailand. The organizers planned all activities
so that participants were able to explore a large variety of venues,
presentation and discussion formats and draw on the great variety and talents of
the entire group of 800 participants who registered.
Main co-organizers were the Sathirakoses Nagapradipa Foundation (Thailand),
Centre for Bhutan Studies, while local NGOs, progressive business group Social
Venture Network and the government of Thailand in particular The Ministry of
Social Development and Human Security, Thailand, have formed a support network
together with research agencies and other government departments like the Thai
Health Promotion Foundation.
"Rethinking Development: Local Pathways to Global Wellbeing," the Second
International Conference on Gross National Happiness was held in Antigonish,
Nova Scotia June 20–24, 2005, co-hosted by Genuine Progress Index Atlantic (proceedings
online); the Coady International Institute; Shambhala; the Centre for Bhutan
Studies; the Province of Nova Scotia; the Gorsebrook Research Institute at Saint
Mary's University; and the University of New Brunswick.
The second regional Conference took place November 8–11, 2006 at Meiji Gakuin
University in Yokohama. The conference examined Haida successes to apply non
western economic and social modalities.
External studies
In a widely cited study, "A Global Projection of Subjective Well-being: A
Challenge to Positive Psychology?" by Adrian G. White of the University of
Leicester in 2007, Bhutan ranked eighth out of 178 countries in Subjective
Well-Being, a metric that has been used by many psychologists since 1997.[12] In
fact, it is the only country in the top 20 "happiest" countries that has a very
low GDP.
National happiness is also sometimes classified under empirically studied
"National Happyism," and psychologists, Drs. Ed Diener and Robert Biswas-Diener,
have researched and analyzed what could be described as technological elements
and characteristics of happiness for both individuals and societies.
Criticism
Critics state that because GNH depends on a series of subjective judgments about
well-being, governments may be able to define GNH in a way that suits their
interests. Economics professor Deirdre McCloskey criticizes such measurements as
unscientific, saying that "Recording the percentage of people who say they are
happy will tell you... [just] how people use words," making the analogy that
society could not "base physics on asking people whether today was 'hot, nice,
or cold'". McCloskey also criticizes the anti-consumerism of the movement to
base government policy on happiness, asserting that "High culture has in fact
always flourished in eras of lively commerce, from fifth-century Greece through
Song China and Renaissance Italy down to the Dutch Golden Age".[13]
Other critics say that international comparison of well-being will be difficult
on this model; proponents maintain that each country can define its own measure
of GNH as it chooses, and that comparisons over time between nations will have
validity. GDP provides a convenient, international scale. Research demonstrates
that markers of social and individual well-being are remarkably transcultural:
people generally report greater subjective life satisfaction if they have strong
and frequent social ties, live in healthy ecosystems, experience good governance,
etc. Nevertheless, it remains true that reliance on national measures of GNH
would render international comparisons of relative well-being more problematic,
since there is not and is not likely ever to be a common scale as "portable" as
GDP has been.[vague][8][12] Nevertheless, Bhutan's stated goal is to maximize
whatever they see as GNH, not compare numbers with other countries.
Alternative indicators of emotion as an analog to economic progress have also
been supported by a number of NGOs such as the UK's New Economics Foundation,
and are employed in some governments notably in Europe and Canada. The Gallup
poll system also collects data on wellbeing on a national and international
scale
Link alla costituzione del Bhutan
Constitution Constitution