Starchild
Non siamo soli, siamo troppi.
Ricordate lo Starchild skull? Aveva queste caratteristiche:
le cavitá degli occhi sono decisamente piccole (molto poco profonde)
le orecchie sono piú in basso.
la forma dei teschi e’ completamente differente.
lo spessore del teschio alieno e’ la metá di quello umano, ma molto piú
resistente.
nelle ossa del teschio alieno, ci sono delle fibre che lo rendono molto
resistentissimo.
il teschio alieno contiene piú cervello di quello umano.
generalmente i teschi umani malformati non hanno malformazioni simmetriche.
Questo invece e’ perfettamente simmetrico.
il teschio alieno non ha quella protuberanza che abbiamo noi dietro la testa,
dove la testa entra nel collo.
La novità, e che novità, sta nel fatto che dall’esame del Dna si desume che si
tratterebbe proprio di un alieno.
Il fatto che esso contenga materiale mitocondriale umano significa semplicemente
che una madre umana lo portato in grembo.
Ma questa gravidanza, a partire da materiale genetico alieno, e cioè da uno
zigote alieno inserito in una donna terrestre Homo sapiens sapiens,
è pertanto un esempio certo dell'uso di questa tecnica di inseminazione
artificiale incrociata, di 900 anni fa, datazione del cranio, dell'essere
deceduto
all'età di 4 anni circa, ma che presentava caratteristiche tipiche di un essere
di età adulta. Si può evincere dalle caratteristiche che corpicino, minuscolo,
rispetto
alla dimensione del cranio, che esso vivesse in una condizione di peso diversa
da quella del nostro pianeta, e ciò su un pianeta dalla gravità inferiore al
nostro di circa l'ottanta percento.
Il fatto che al di sotto dei suoi denti, ve ne fossero altre 5 generazioni a
disposizione, moltiplica per 5 la durata della sua vita, che qui, in cattività e
ad una gravità assai maggiore
di quella del suo pianeta, lo ha condotto a morte prematura. Ciò significa che
dalle sue parti Starchild avrebbe potuto vivere circa 100 anni.
All’inizio del 2011, un genetista ha tentato di recuperare il DNA dello
Starchild Skull, ha identificato quattro frammenti e l’ha comparati al DNA
mitocondriale (mtDNA)umano . Il confronto di quei frammenti, in corrispondenza
con frammenti di DNA mitocondriale umano, ha prodotto un risultato sorprendente.
In ogni confronto, lo Starchild ha presentato molte differenze nei nucleotidi
che si trovano normalmente negli esseri umani. In 167 nucleotidi di questo
segmento, solo 1 singola variazione si trova tra i 33 aplogruppi umani. Al
contrario, la stessa lunghezza nello Starchild mtDNA ha 17 differenze! Di questi
17, un numero significativo è stata confermata da ripetizioni multiple dei test.
In ogni caso i risultati del team di ricerca, presentati alla comunità
scientifica, hanno rivelato un profilo genetico e fisico mai visto prima sulla
Terra, e la prova di una inseminazione artificiale incrociata fra razza aliene
ed umana.
continua....