Reiki

 

 

La parola reiki deriva dal giapponese e significa energia vitale universale. Il reiki opera e permea tutte le cose dell’universo: REI rappresenta l’aspetto illimitato e universale dell’energia, KI la forza vitale che attraversa tutto ciò che esiste. Questa energia viene utilizzata come tecnica di guarigione, come strumento di meditazione, come porta per entrare dentro se stessi. Viene praticato mediante l’imposizione delle mani o a distanza, attraverso l’uso di specifici simboli. A differenza della pranoterapia, che trasmette l’energia personale, con il reiki viene trasmessa l’Energia Universale, inesauribile e sempre pulita.

E’ un sistema di guarigione naturale riscoperto verso la metà del XIX secolo dal monaco Mikao Usui. Le origini del reiki risalgono a migliaia di anni fa e ne troviamo traccia nei Veda e in tutte le religioni orientali, segnando la storia spirituale del Giappone, dell’India, della Cina, del Tibet.

Questo sistema è basato sulla ricezione dell’energia attraverso i canali energetici presenti nel corpo umano e sulla sua trasmissione dal cuore attraverso le mani. Una volta aperti i canali, l’energia scorre dalla testa fino al cuore e si canalizza poi, sotto forma di calore, nel palmo delle mani e questa capacità rimane per sempre.

Il reiki non ha bisogno di alcuno strumento e di nessuna conoscenza specifica, mettendoci in diretto contatto con l’infinito: non è una religione, e non ha dogmi.

Il Maestro Reiki ha il compito di aprire i canali energetici o di trasmetterci i simboli, ricollegandoci direttamente con l’universo e aprendo la strada al sentire interiore per incontrare la nostra anima.

Varie culture e religioni hanno conosciuto un’energia corrispondente: ki dei cinesi, prana degli indiani, energia bioplasmica dei russi, luce dei cristiani, mana dei kahunas.

Il primo livello riguarda la sfera del corpo fisico, e trasmettiamo l’energia reiki attraverso le mani per la guarigione fisica, il secondo è il livello mentale e si occupa della guarigione mentale ed emozionale, mentre il terzo livello riguarda la sfera spirituale e porta alla guarigione dell’anima.

Praticando il reiki si ha l’opportunità di MEDITARE, cioè di mettersi in ascolto diventando semplici osservatori del passaggio di energia: testimoni di tutto ciò che succede dentro e fuori di noi. In questo modo abbiamo sempre più contatto con l’Energia, con quella universale, con la nostra o con quella di chi abbiamo accanto, e possiamo iniziare a guardare il mondo circostante non solo con gli occhi e la mente, ma anche con il nostro sentire interiore.

Fatevi fare una bella sessione per sperimentare in prima persona!

 

 

Seminario di I livello: Si impara a contattare e veicolare l’Energia Universale ricevendo l’attivazione dei canali delle mani. In questo seminario il reiki viene considerato come forma di meditazione del cuore, semplice ed efficace nel portare accettazione e consapevolezza a chi lo pratica regolarmente. Si apprende da subito a posizionare con leggerezza le mani sopra il proprio corpo o quello altrui e a trasmettere l’energia di guarigione così da riportare equilibrio e armonia a livello fisico, emozionale e spirituale.

 

 

SEMINARIO. Un seminario si svolge normalmente in due giorni e vengono usate tecniche di meditazione per entrare in uno spazio di rilassamento e di centratura nel cuore. Dopo ogni attivazione viene spiegato come effettuare un trattamento e si inizia da subito a canalizzare e a prendere confidenza con l’energia. Vengono date spiegazioni sulle tecniche di guarigione e autoguarigione e applicate direttamente ai partecipanti. Durante il seminario ci sono degli spazi per la condivisione e per le domande, momenti di ascolto e silenzio interiore ed anche di divertimento e gioco: a volte si usa prendere una carta dei tarocchi all’inizio del seminario e una alla fine, a volte si balla insieme, a volte si fanno meditazioni guidate e channeling, a volte si impara a sentire un chakra e ad armonizzarlo… dipende molto dall’energia del gruppo, dalla situazione personale, dall’energia del posto ed anche dalla situazione energetica mondiale. E’ una bella esperienza, soprattutto se si fa con amore e voglia di sperimentare. Vengono date delle dispense e l’attestato. Normalmente tutti condividono al pranzo, portando qualcosa di biologico vegetaliano.

 

CENTRATURA NEL CUORE. Qualsiasi trattamento reiki inizia con la centratura nel cuore, appoggiando le mani una sopra l’altra nella zona del cuore (IV chakra, che si trova in mezzo al petto) e ascoltando in silenzio il passaggio dell’energia attraverso di noi. Le energie mentali del controllo lasceranno il posto all’energia del cuore, percepita come morbida e calda.

La centratura è una pratica molto potente anche al di fuori del trattamento. Nei momenti di smarrimento, confusione, ansietà, posare le mani sul cuore, porta ad uno stato di rilassamento e ad una attenzione rivolta verso l’interno.

Lo scopo della centratura o bilanciatura è quello di farci entrare in sintonia con le energie del cuore, che sono collegate alla nostra anima, a sua volta direttamente collegata all’energia universale. La durata della centratura è variabile, quando siamo rilassati e stiamo bene siamo pronti.

 

L’AUTOTRATTAMENTO. L’autotrattamento è un momento di amore per se stessi, di ascolto, di meditazione. La sequenza delle posizioni è la seguente:

 

Mani sugli occhi

Mani sulla testa

Mani giunte sulla gola

Mani giunte sul cuore

Mani giunte sul plesso solare

Mani giunte sul ventre

Mani a V sulla zona inguinale.

 

La sequenza delle posizioni è relativa ai sette chakra e rappresenta una pratica di attivazione e di riequilibrio dei medesimi.

 

IL TRATTAMENTO COMPLETO ANTERIORE. E’ un’esperienza profonda e significativa soprattutto per coloro che si mettono in totale ascolto, ed è un contatto con la persona a cui diamo reiki, con la sua energia e con la stessa energia universale. E’ per questo che va fatto come atto di amore e unicamente se lo sentiamo dal cuore, altrimenti è meglio non farlo. Questo trattamento comprende nel suo insieme: il trattamento della testa e del collo, della parte anteriore del tronco e delle gambe.

Si comincia con la bilanciatura al cuore e si procede al trattamento mantenendo per circa 2-3 minuti ciascuna posizione delle mani. Ci sediamo dietro la testa del ricevente trovando una posizione comoda per la nostra schiena. Facciamo la centratura sul cuore. Posizioniamo le mani ad una distanza di mezzo centimetro da corpo della persona.

 

trattamento testa-collo

mani sugli occhi

mani sulle tempie

mani sulla nuca

mani sulla testa

mani alla gola

 

trattamento parte anteriore tronco

mani a T sul plesso cardiaco

mani sul plesso solare

mani sul fegato

mani sullo stomaco, milza e pancreas

mani a V sulla zona inguinale

mani a T sul plesso cardiaco

 

trattamento delle gambe

mani sulle ginocchia

mani sul collo del piede

mani sotto la pianta del piede

 

Per il trattamento completo che include anche la parte posteriore del corpo, si posticipa la posizione sotto la pianta del piede alla fine del trattamento della parte posteriore.

 

trattamento parte posteriore del corpo

mani parte superiore spalle

mani parte opposta alle spalle

mani parte dorsale schiena

mani a T sul plesso solare

mani parte opposta della schiena

mani parte lombare schiena

mani a T sul coccige

mani una sul coccige e l’altra zona cervicale

mani parte posteriore ginocchia

mani sulla pianta dei piedi

 

 

La sosta di 2-3 minuti e tutte le posizioni in sequenza rappresentano il percorso minimo del trattamento. Con il tempo si impara a sentire quanto rimanere o quando saltare qualche posizione. Normalmente quando sentiamo pesantezza nelle mani, desiderio di spostare il nostro corpo, o che le nostre mani vogliono spostarsi, è il segnale di cambiare posizione. Passando da una posizione all’altra, le mani saranno spostate delicatamente una alla volta per non interrompere il flusso di energia e il contatto col campo energetico del ricevente. In generale la cosa più importante è fare tutto con armonia, rimanendo centrati nel cuore e nel sentire, cercando di non attivare il controllo della mente per fare le cose perfettamente e secondo le regole. Nel reiki quello che conta è la voglia di amare, di espandersi, il desiderio di sentire l’energia e con il nostro cuore, il rispetto per l’essere umano; tutto il resto passa in secondo piano. Alla fine di ogni trattamento, accarezzare l’aura e ringraziare l’energia.

 

L’ACCAREZZAMENTO DELL’AURA. L’accarezzamento dell’aura chiude qualsiasi trattamento reiki; si esegue portando le mani ravvicinate, parallele al corpo e distante da questo 2, 3 centimetri (si può fare anche con una sola mano). Si parte dalla testa e si arriva ai piedi, e si ripete per tre volte: prima da un lato del corpo, poi nel centro e infine nell’altro lato. Occorre essere molto dolci e leggeri e mettere l’intenzione di accarezzare e ripulire il campo energetico sopra il corpo.

 

POSIZIONE: la durata del trattamento in ogni posizione è di circa 2/3 minuti, ma è variabile in quanto ogni zona del corpo ha un bisogno diverso di energia e riarmonizzazione. Il tempo e l’esperienza vi aiuteranno a sentire dove posizionare le mani e quanto rimanervi, a lasciare andare il controllo della mente e l’insicurezza, e a centrarvi nel cuore, per trasmettere il reiki come ad un bimbo piccolo, bisognoso di pace e amore.

Esistono delle musiche con delle campanelle che segnalano il tempo per ogni posizione, possono essere utili all’inizio, ma sono sicuramente dannose nel tempo perché ci impediscono di rilassare la mente, dando importanza alle tecniche e non ascoltando il cuore.

Occorre comunque ricordare che l’energia reiki, ovunque voi mettiate le mani, arriva nel posto dove effettivamente c’è bisogno, quindi potete rilassarvi e lasciare fare all’universo mettendovi a disposizione.

 

DISTANZA DAL CORPO: si parte in ogni posizione da una distanza di circa un centimetro e se lo sentiamo (a parte zone sensibili o sessuali) ci possiamo appoggiare lentamente. E’ comunque preferibile nella parte alta del corpo rimanere più distanti. Nella parte posteriore del corpo è utile e piacevole appoggiare le mani direttamente sulla schiena.

 

TESTA: quando trattiamo la zona della testa, è meglio sempre stare distanti dal corpo (tranne nella parte posteriore), ad una distanza minima di un centimetro, per non invadere la persona con il nostro peso. Quando c’è un’iperattività mentale o la persona non si rilassa, rimandare o saltare il trattamento dal cuore in su e preferire le gambe e tutta la parte posteriore.

 

TRATTAMENTO VELOCE. Si esegue in momenti di emergenza o quando manca il tempo e la situazione lo richiede.

 

centratura sul cuore stando alle spalle del ricevente

mani sulle spalle per stabilire il contatto; spostarsi alla sua destra e porre le mani sulla sua testa

mano destra sulla fronte e sinistra sulla nuca

mano destra sulla gola e sinistra sul collo

mano destra sul petto e sinistra sulla schiena parallelamente

mano destra sull’addome e sinistra sulla schiena parallelamente

mano destra sul ventre e sinistra sulla schiena parallelamente

mano destra sulla zona pelvica e sinistra sul coccige

 

Eseguire l’accarezzamento dell’aura per tre volte dall’alto verso il basso spostandosi ogni volta da un lato.

 

TRATTAMENTO DI GRUPPO. Il reiki viene dato da più persone tutte assieme. Una persona si posiziona ai piedi e uno alla testa del ricevente, gli altri lungo il corpo. Occorre essere molto dolci e leggeri essendo in tanti. Ha una durata limitata, essendo in più persone, ma è molto piacevole!

Si usa quando ci sono molte persone e poco spazio oppure quando una persona ha bisogno di tanta energia.

 

RICEVERE UN TRATTAMENTO: E’ un’esperienza profonda e significativa soprattutto per coloro che si mettono in totale ascolto, come se fossero dei semplici testimoni. Senza giudicare e voler capire ci facciamo coccolare come se fossimo dei bambini piccoli: la cosa importante è riceverlo in una situazione calma e protetta, con persone disponibili a coccolarvi e trattarvi con estremo rispetto ad ogni livello. E se non siete in grado di sentire le persone che vi trasmettono reiki nel profondo, provate prima ad abbracciarle, chiudendo gli occhi per un momento: capirete se potete fidarvi oppure no. La cosa importante è che ci sia amore, fiducia, rispetto, altrimenti il reiki non serve a niente: è come dare o ricevere una cosa bellissima senza poterla gustare totalmente perché siamo chiusi.

Con il tempo e l’esperienza, ricevendo l’energia reiki, possiamo sentire scorrere l’energia, le differenti parti del corpo, il differente modo di trasmettere l’energia reiki da persone differenti.

Quando una persona si addormenta durante un trattamento o una meditazione significa che il suo sistema di controllo si è staccato e sta facendo l’esperienza in modo inconscio. Con il tempo e la pratica, la mente può rilassarsi e rimane solo la parte del testimone che osserva silenziosa ciò che accade.

 

SUGLI ANIMALI. Il trattamento sugli animali è praticamente come il nostro. Quando gli animali si muovono e vogliono andarsene significa che non sono più interessati.

 

TRATTAMENTO PIANTE, CIBI FARMACI, BEVANDE, OGGETTI. L’esperienza del trattamento reiki con le nostre mani porta luce e consapevolezza. L’unica cosa importante è farlo quando lo sentiamo dal cuore. Poggeremo le nostre mani sulle piante, sui fiori, sui cibi, sulle bevande, sui farmaci, sulle sigarette, sulle lettere, sugli oggetti, ecc. L’effetto di armonizzazione sarà bellissimo e immediato; toglieremo gli effetti collaterali delle medicine e delle sigarette (e se continuiamo smetteremo di fumare…) e daremo un’energia bella e pulita anche alle cose e agli oggetti per noi importanti

 

COCCOLE E MASSAGGI. Questa è la parte più bella perché fare le coccole e i massaggi con le mani calde è tutta un’altra cosa! Sia che coccoliamo un bambino piccolo, sia che facciamo un massaggio professionale, sia che coccoliamo o facciamo all’amore con un partner, la qualità e la profondità del gesto e dell’esperienza sarà completamente diversa: ci sarà l’apertura del cuore e l’energia di amore dell’universo! Provare per credere!

 

VISUALIZZAZIONE. Per incrementare l’afflusso di energia occorre chiudere gli occhi, visualizzare un raggio di luce dorata che dal cielo entra nella testa. Poi visualizzate il chakra della testa come se fosse un bocciolo di rosa che si apre e fa passare l’energia: questa entra nella testa, passa nel corpo e arriva al cuore. Da qui passa alle braccia ed esce dai palmi dalle mani come un fascio luminoso. Questa visualizzazione possiamo farla durante la centratura nel cuore con un incremento notevole dell’espansione del cuore, durante un trattamento o un autotrattamento sia per aumentare la canalizzazione sia per occupare la mente se siamo disturbati da pensieri o emozioni, oppure in situazioni in cui ci occorre l’energia per essere centrati o per guarire.

 

SESSIONI. Coloro che avendo reiki decidono di fare sessioni di guarigione per gli altri, possono chiedere un compenso equo solo per il tempo che mettono a disposizione, perché l’energia reiki appartiene all’universo e chi la trasmette è solo un canale. L’elemento essenziale nelle sessioni di primo, secondo e terzo livello, è l’amore: occorre sentire dal cuore quando e a chi trasmettere l’energia reiki di guarigione, quindi non può essere solo uno scambio in denaro, né un lavoro da svolgere in modo prestabilito. Il reiki non è una tecnica che si acquisisce; è uno spazio che si crea per fare entrare una parte di universo: per questo, infatti, secondo la tradizione, si usa ringraziare la persona dopo che le abbiamo fatto un trattamento.

 

EFFETTI COLLATERALI. Con il reiki non ci sono effetti collaterali perché si tratta dell’energia universale di amore. L’energia dell’operatore viene neutralizzata dall’energia reiki ed è impossibile che vi possa fare male. Ci sono dei casi però in cui dobbiamo stare attenti, ma non riguarda solo il reiki, ma tutta la nostra vita: se chi ci sta accanto ha un problema (per esempio è completamente nella testa, ha paura, ha un problema alla pancia, o è depresso…) e non è centrato nel cuore, può passarvi un po’ di tensione, un po’ di paura, un po’ del suo problema: ma non attraverso le mani, bensì con la sua presenza; in altre parole ve lo passerebbe anche se foste a parlare o a mangiare insieme (magari in maniera ridotta perché il contatto è minore). In questi casi occorre chiedere gentilmente all’operatore di staccare le mani, chiudere un attimo gli occhi e sentire, ascoltando il corpo, se era un suo o un nostro problema (se é suo, quando stacca le mani quel problema diminuisce o scompare del tutto, se è nostro rimane invariato o aumenta) e decidere se continuare o meno.

 

Ricordatevi che il corpo non sbaglia mai: quello che sente e quello che esprime è sempre vero perché è la nostra parte collegata alla terra. Mentre la testa e le emozioni possono mentire perché dipendono dall’educazione ricevuta, dai condizionamenti della società, dal rapporto di amore o non amore che abbiamo instaurato durante la gestazione e nei primi mesi di vita con la madre, ecc. Quindi quando il corpo sente qualcosa dategli ascolto e mettete la mente, le idee, la fantasia a disposizione del corpo per farlo stare sempre bene! Questa è la base di partenza per rispettarci e aprire il cuore, per noi e per gli altri.

 

I canali energetici una volta aperti lo sono per sempre, anche se quando abbiamo una malattia, un problema, paura o depressione… parte dell’energia reiki che canalizziamo andrà per quel problema e risulterà passarne meno attraverso le nostre mani.

Occorre soltanto centrarsi nel cuore e lavorare intensamente ad ogni livello (fisico, mentale e spirituale) per risolvere concretamente quel problema, chiedendo aiuto anche all’energia reiki.

 

 

Seminario di II livello: Consente di potenziare ed espandere la quantità di energia che si può veicolare, a livello mentale, emozionale e spirituale. Si ricevono 3 simboli da usare: il simbolo di contatto o guarigione a distanza; il simbolo della guarigione mentale; il simbolo della forza, protezione ed incremento di energia. Permette di risalire alla causa dello squilibrio e di inviare l’energia a distanza.

 

 

L’impegno richiesto a chi canalizza il reiki col secondo livello è certamente maggiore. L’iniziazione al secondo livello innalza il grado di coscienza. Il secondo livello si serve di tre simboli che vengono usati nei vari trattamenti. Fanno parte dei simboli ritrovati da Mikao Usui nella sua ricerca sui testi sacri e successivamente visualizzati nella sua esperienza di meditazione sulla montagna. Se nel primo livello era necessario il contatto fisico delle mani per irradiare, nel secondo livello, con l’utilizzo dei simboli, possiamo andare oltre lo spazio e il tempo.

Ogni simbolo, agisce su un corpo vibrazionale: il cho-ku-rei è maggiormente efficace sul corpo fisico, il sei-he ki sulla sfera emozionale, e lo hon-sha-ze-sho-nen è collegato con la dimensione mentale.

 

 

VISUALIZZAZIONE. Per incrementare l’afflusso di energia occorre chiudere gli occhi, visualizzare un raggio di luce dorata che dal cielo entra nella testa. Poi visualizzate il chakra della testa come se fosse un bocciolo di rosa che si apre e fa passare l’energia: questa entra nella testa, passa nel corpo e arriva al cuore. Da qui passa alle braccia ed esce dai palmi dalle mani come un fascio luminoso. Questa visualizzazione possiamo farla durante la centratura nel cuore con un incremento notevole dell’espansione del cuore, durante un trattamento o un autotrattamento sia per aumentare la canalizzazione sia per occupare la mente se siamo disturbati da pensieri o emozioni, oppure in situazioni in cui ci occorre molta energia per essere centrati o per guarire.

Per quanto riguarda il secondo e terzo livello la visualizzazione possiamo farla anche con i simboli (attivando il VI chakra o terzo occhio): visualizzando i simboli luminosi o dorati nell’aria o, nel palmo della mano, e inviandoli mentalmente. Possiamo utilizzare la visualizzazione per inviare oltre ai simboli anche: energia di amore (per esempio che esce dal nostro cuore e arriva alla persona avvolgendola), fasci luminosi di guarigione (per esempio il rosa per l’amore e la pace, il giallo per dare energia, ecc. occorre solo familiarizzare con i colori dei chakra e aprire il terzo occhio per lasciare che vengano direttamente dalla propria anima), aiuto e protezione (per esempio visualizzando questa persona tra le nostre braccia mentre la proteggiamo), per chiedere perdono a qualcuno o aiuto ad un maestro (per esempio inginocchiandosi davanti a quella persona), per parlare (immaginandoci davanti a lei e parlandole con il cuore aperto), per sentire se una persona è in sintonia con noi (per esempio mettendoci davanti a lei con l’intenzione di abbracciarla e aspettando la risposta), ecc.

Occorre ricordare che la visualizzazione viene dal terzo occhio, non dalla mente! La differenza è questa: con la mente abbiamo uno scopo, qualcosa da ottenere, e riguarda l’ego; con il terzo occhio siamo silenti dentro, la mente è quieta e siamo a disposizione del nostro cuore, della nostra anima e dell’universo, e l’amore e la pace che ne deriva è grande indipendente dai risultati.

 

TRATTAMENTO A DISTANZA. Quando utilizziamo i simboli per inviarli ad una persona occorre sempre chiederle mentalmente il permesso, ed è meglio farlo durante la centratura nel cuore. Se non riusciamo a capire con certezza la risposta, possiamo lo stesso inviarle l’energia, lasciando la persona libera di accettarla o rifiutarla (per esempio visualizzando un’energia rosa che è sopra quella persona e guardando se la accoglie facendola entrare dentro e facendosi avvolgere o la rifiuta lasciandola all’esterno). Quello che occorre è rispettare il libero arbitrio: possiamo offrire il nostro aiuto e il nostro amore, ma non possiamo obbligare qualcuno a stare bene o a guarire, neanche se fosse impossibilitato a parlare o a scegliere (come lo è un bambino piccolo).

 

 

1. Cho-ku-rei: E’ l’interruttore. Aumenta l’energia. Se usato al contrario, la toglie (per trattare i tumori o per togliere energie vecchie da un posto). E’ usato per tutte le guarigioni. Potete concentrare l’energia in un punto, invocando il ki universale: visualizzate la figura del simbolo e/o pronunciate il nome a voce alta o dentro di voi per tre volte. Il suo significato pratico è “energia vieni qui”, richiama l’energia e ci permette di concentrarla dove vogliamo. E’ considerato il sigillo di qualsiasi tecnica mentale, utilizzato con i trattamenti del primo livello, raddoppia la potenza e l’efficacia. Si usa per aprire e chiudere una sequenza di simboli. Va tracciato mentalmente sul corpo del ricevente, ripetendone mentalmente il mantra. Il primo simbolo può essere utilizzato in molti modi:

 

per inviare energia a qualcuno, possiamo visualizzare una serie di simboli che lo raggiungono partendo dai nostri occhi.

tracciando il simbolo ai quattro angoli di una stanza, essa viene ripulita.

tracciando attorno a noi una serie di simboli per proteggerci.

tracciato sull’acqua, sulle medicine, sulle sigarette, sui cibi, ecc. riduce gli effetti nocivi.

tracciato su un tessuto, fascia, garza, ecc., e posto su una parte dolorante o ferita, ne facilita la guarigione.

 

 

2. Sei-he ki: Guarigione emozionale e mentale, protezione, purificazione, pulizia, liberazione dall’attaccamento. “La terra e il cielo si uniscono; come sopra, così sotto.” Il suo significato pratico è “io ho la chiave”, stabilisce il collegamento diretto col subconscio della persona su cui viene tracciato. Il fine di questo simbolo è quello di rilassare la mente cosciente, in modo da consentire ai ricordi di affiorare e facilitare i processi di guarigione.

 

3. Hon-sha-ze-sho-nen: Niente passato, niente presente, niente futuro; guarigione a distanza, entrata nel libro della vita. “Apri il libro della vita e ora leggi” o “la divinità che è in me saluta la divinità che è in te”. Guarisce passato, presente e futuro, guarigione karmica. Il suo significato pratico è “l’energia che è in me entra in contatto con l’energia che è in te”. E’ il simbolo fondamentale per i trattamenti a distanza perché serve a stabilire il contatto col soggetto da trattare.

 

Questi simboli possono essere utilizzati nella guarigione diretta, visualizzandoli mentre effettuate le varie posizioni, oppure una sola volta, all’inizio della seduta. Potete ripetere il cho-ku-rei più volte, se lo desiderate. Seguite le vostre guide. I simboli sono sacri ed hanno un grande potere: usateli con rispetto. Occorre utilizzare il cho-ku-rei come primo e ultimo simbolo in una sequenza di simboli.

 

MOVIMENTI DELLE MANI. Tracciate i simboli con tutte le mani, come se applicaste pittura ad una tela. Per la guarigione a distanza è preferibile visualizzarli piuttosto che disegnarli. Per aumentarne il potere, mentre li usate ponete la punta della lingua a contatto con il solco presente sul palato. Essi possono essere utilizzati per la manifestazione (il cho-ku-rei in particolare). Visualizzateli sempre con chiarezza e state attenti a ciò che chiedete, accertandovi di non violare la volontà altrui. E’ possibile impiegare simboli doppi.

 

TRATTAMENTO MENTALE. Il trattamento mentale è un’esperienza sottile e profonda. Consente di irradiare con l’energia il piano mentale del ricevente.

 

AUTOTRATTAMENTO MENTALE. Eseguitelo così:

 

centratura nel cuore

mano sinistra sulla nuca e destra aperta all’altezza della propria testa

tracciamo il primo simbolo

visualizzare il secondo simbolo

appoggiare la mano destra sulla testa, formando una T con la sinistra

visualizzare il secondo simbolo

visualizzare l’energia che si irradia dalle mani dentro do noi.

intensifichiamo il flusso con il primo simbolo e relativo mantra

ringraziamo l’energia e chiudiamo il contatto

 

TRATTAMENTO A DISTANZA. Con il trattamento a distanza non si usano le mani. Si utilizza uno strumento che è il terzo simbolo; ecco come si esegue il trattamento:

 

centratura nel cuore

apriamo le nostre mani davanti a noi

visualizziamo il soggetto e lo immaginiamo dentro una bolla di luce fra le nostre mani

tracciamo il primo simbolo

tracciamo il terzo simbolo pronunciandone per tre volte il mantra

chiediamo alla persona mentalmente il permesso di inviargli reiki

visualizziamo l’energia, la luce che irradia il soggetto

tracciamo il primo simbolo

ringraziamo l’energia, accarezziamo l’aura per tre volte e chiudiamo il contatto.

 

TRATTAMENTO ALLE PERSONE. Si esegue così:

 

centratura nel cuore

apriamo le mani di fronte a noi

visualizziamo la situazione da trattare

tracciamo il primo simbolo

tracciamo con la mano o con la mente sulla situazione il terzo simbolo ripetendone il mantra per tre volte

inviamo luce e amore, soluzione e armonia

visualizziamo il primo simbolo

ringraziamo l’energia e chiudiamo il contatto.

 

Per comodità per il trattamento a distanza immaginiamo una bolla di luce tra le nostre mani in cui mettere persone e situazioni.

 

TRATTAMENTO PROGRAMMATO NEL TEMPO.

Il trattamento si esegue come quello a distanza:

 

centratura nel cuore

tracciamo il primo simbolo

lancio del terzo simbolo con relativo mantra pronunciato tre volte

lancio del primo simbolo

visualizzare la situazione o la persona da trattare nel tempo

ripetere per tre volte la situazione o la persona da trattare nel tempo

inviare luce e amore

dire: chiedo all’energia di irradiare la situazione o la persona il giorno… dall’ora…all’ora

tracciamo il primo simbolo

ringraziare l’energia accarezzando l’aura per tre volte e quindi staccare

 

SESSIONI. Coloro che avendo reiki decidono di fare sessioni di guarigione per gli altri, possono chiedere un compenso equo solo per il tempo che mettono a disposizione, perché l’energia reiki appartiene all’universo e chi la trasmette è solo un canale. L’elemento essenziale nelle sessioni di primo, secondo e terzo livello, è l’amore: occorre sentire dal cuore quando e a chi trasmettere l’energia reiki di guarigione, quindi non può essere solo uno scambio in denaro, né un lavoro da svolgere in modo prestabilito. Il reiki non è una tecnica che si acquisisce; è uno spazio che si crea per fare entrare una parte di universo: per questo, infatti, secondo la tradizione, si usa ringraziare la persona dopo che le abbiamo fatto un trattamento.

 

 

Seminario di III livello: Consente di allargare le possibilità del secondo livello utilizzando il quarto e potente simbolo dell’Unità e della Guarigione dell’Anima. Si occupa del livello più alto della consapevolezza: il livello spirituale. E’ indicato per uscire da crisi interiori e spirituali, per la guarigione di malattie gravi, per dare una grande svolta alla propria vita o per metterlo al servizio degli altri.

 

L’impegno richiesto a chi canalizza il reiki col terzo livello è ancora più grande: occorre essere ben centrati nel cuore e avere una mente silente quando operiamo con il potente simbolo di guarigione di terzo livello. L’iniziazione al terzo livello innalza notevolmente il grado di coscienza: sia durante l’attivazione stessa che nei mesi e negli anni successivi. Può essere utilizzata come guarigione personale o per cambiare radicalmente la propria vita scegliendo di seguire totalmente il proprio cuore e la propria anima. Il terzo livello si serve di un solo simbolo che viene usato anche nei vari trattamenti. Fa parte dei simboli ritrovati da Mikao Usui nella sua ricerca sui testi sacri e successivamente visualizzati nella sua esperienza di meditazione sulla montagna. Se nel primo livello era necessario il contatto fisico delle mani per irradiare e nel secondo livello si utilizzavano dei simboli al livello della mente, con il terzo livello si agisce nella sfera spirituale.

 

Con il reiki di terzo livello, si riceve il quarto e potente simbolo di armonizzazione e guarigione dell’anima: il dai-ko-myo. Viene usato per scopi curativi e per agire nella sfera spirituale. Una volta imparato a disegnare il dai-ko-myo, va usato in tutte le guarigioni; se inviato a distanza, giunge rapidamente al chakra del cuore del ricevente. Spesso è l’unico simbolo richiesto per la guarigione; quando si lavora a distanza però è bene ricorrere anche allo hon-sha-ze-sho-nen. Se usato capovolto, toglie l’energia negativa dal corpo. Il dai-ko-myo ha come scopo la guarigione dell’anima; ogni simbolo, infatti, agisce su un corpo vibrazionale: il cho-ku-rei è maggiormente efficace sul corpo fisico, il sei-he ki su quello emozionale, lo hon-sha-ze-sho-nen con la dimensione mentale, mentre il dai-ko-myo opera a livello spirituale. Il dai-ko-myo è un simbolo molto potente ed elimina la causa prima della malattia; può essere usato anche per l’autoguarigione, in questo caso va tracciato sul chakra del cuore, visualizzandolo eventualmente insieme ad altri simboli collegati alla malattia (fisica, mentale o emozionale). Può essere utilizzato anche per pulire e caricare i cristalli, per caricare medicine, tinture d’erbe e rimedi omeopatici.

 

ARMONIZZARE I CHAKRA. Ecco un metodo interessante per armonizzare le energie. Si inizia a trattare il primo e sesto chakra, uno con la mano sinistra e uno con la mano destra; si procede poi trattando il secondo e il quinto, per poi passare al terzo e quarto. Utilizzando questa tecnica le energie dei chakra inizieranno ad armonizzarsi e riequilibrarsi progressivamente.

Per persone che utilizzano molto la mente esiste il seguente metodo: va tenuta una mano sul sesto chakra o terzo occhio e con l’altra trattare via via i chakra in ordine ascendente a partire dal primo. Solo quando il chakra su cui stiamo lavorando è armonizzato col terzo occhio, potremo passare al successivo.

 

 

VISUALIZZAZIONE. Per incrementare l’afflusso di energia occorre chiudere gli occhi, visualizzare un raggio di luce dorata che dal cielo entra nella testa. Poi visualizzate il chakra della testa come se fosse un bocciolo di rosa che si apre e fa passare l’energia: questa entra nella testa, passa nel corpo e arriva al cuore. Da qui passa alle braccia ed esce dai palmi dalle mani come un fascio luminoso. Questa visualizzazione possiamo farla durante la centratura nel cuore con un incremento notevole dell’espansione del cuore, durante un trattamento o un autotrattamento sia per aumentare la canalizzazione sia per occupare la mente se siamo disturbati da pensieri o emozioni, oppure in situazioni in cui ci occorre molta energia per essere centrati o per guarire.

Per quanto riguarda il secondo e terzo livello la visualizzazione possiamo farla anche con i simboli (attivando il VI chakra o terzo occhio): visualizzando i simboli luminosi o dorati nell’aria o, nel palmo della mano, e inviandoli mentalmente. Possiamo utilizzare la visualizzazione per inviare oltre ai simboli anche: energia di amore (per esempio che esce dal nostro cuore e arriva alla persona avvolgendola), fasci luminosi di guarigione (per esempio il rosa per l’amore e la pace, il giallo per dare energia, ecc. occorre solo familiarizzare con i colori dei chakra e aprire il terzo occhio per lasciare che vengano direttamente dalla propria anima), aiuto e protezione (per esempio visualizzando questa persona tra le nostre braccia mentre la e la proteggiamo), per chiedere perdono a qualcuno o aiuto ad un maestro (per esempio inginocchiandosi davanti a quella persona), per parlare (immaginandoci davanti a lei e parlandole con il cuore aperto), per sentire se una persona è in sintonia con noi (per esempio mettendoci davanti a lei con l’intenzione di abbracciarla e aspettando la risposta), ecc.

 

Occorre ricordare che la visualizzazione viene dal terzo occhio, non della mente! La differenza è questa: con la mente abbiamo uno scopo, qualcosa da ottenere, e riguarda l’ego; con il terzo occhio siamo silenti dentro, la mente è quieta e siamo a disposizione del nostro cuore, della nostra anima e dell’universo, e l’amore e la pace che ne deriva è grande indipendentemente dai risultati.

 

TRATTAMENTO A DISTANZA. Quando utilizziamo i simboli per inviarli ad una persona occorre sempre chiederle mentalmente il permesso, ed è meglio farlo durante la centratura nel cuore. Se non riusciamo a capire con certezza la risposta possiamo inviarle lo stesso l’energia lasciando la persona libera di accettarla o rifiutarla (per esempio visualizzando un’energia rosa che è sopra quella persona e guardando se la accoglie facendola entrare dentro e facendosi avvolgere o la rifiuta lasciandola all’esterno). Quello che occorre è rispettare il libero arbitrio: possiamo offrire il nostro aiuto e il nostro amore, ma non possiamo obbligare qualcuno a stare bene o a guarire, neanche se fosse impossibilitato a parlare o a scegliere (come lo è un bambino piccolo).

 

SESSIONI. Coloro che avendo reiki decidono di fare sessioni di guarigione per gli altri, possono chiedere un compenso equo solo per il tempo che mettono a disposizione, perché l’energia reiki appartiene all’universo e chi la trasmette è solo un canale. L’elemento essenziale nelle sessioni di primo, secondo e terzo livello, è l’amore: occorre sentire dal cuore quando e a chi trasmettere l’energia reiki di guarigione, quindi non può essere solo uno scambio in denaro, né un lavoro da svolgere in modo prestabilito. Il reiki non è una tecnica che si acquisisce; è uno spazio che si crea per fare entrare una parte di universo: per questo, infatti, secondo la tradizione, si usa ringraziare la persona dopo che le abbiamo fatto un trattamento.

 

Master Reiki: Chi sente di diffondere il reiki con amore e semplicità, mettendosi direttamente al servizio dell’Universo, può ricevere gli insegnamenti per fare le attivazioni. In tempi brevi, oppure con una più lunga e adeguata preparazione a seconda del personale cammino spirituale.

 

Si utilizza la seconda versione del simbolo del dai-ko-myo per la trasmissione delle armonizzazioni (attivazioni di primo, secondo e terzo livello). Quando la spirale del dai-ko-myo si muove in senso orario, l’energia viene condensata al centro, quando si muove in senso antiorario, determina una dispersione e lo scioglimento di un problema.

L’altro simbolo utilizzato nel Reiki Master è il raku: viene utilizzato esclusivamente per trasmettere le armonizzazioni, quasi mai a scopi terapeutici. Viene utilizzato per stabilizzare il soggetto che ha ricevuto reiki, per attivare la linea hara, aiutando a convergere l’energia e a stabilizzarla nel centro dell’hara. Può essere utilizzato per la guarigione quando occorre una grandissima quantità di energia concentrata per rompere un legame, per sciogliere un blocco, per eliminare un tumore. Occorre essere molto centrati per poterlo usare come guarigione, e domandare il consenso a guide spirituali, all’universo o alla propria anima perché gli effetti altrimenti sono devastanti.

 

ALIMENTAZIONE. Coloro che utilizzano il reiki come insegnamento devono essere molto centrati e vivere in allineamento con la propria anima. L’alimentazione vegetaliana e la meditazione sono i due elementi di base per poter canalizzare l’energia del Master e per poter fare le attivazioni senza interferire con l’Universo.

L’alimentazione vegetaliana biologica contribuisce ad essere in armonia con la natura e ad aprire il cuore a tutte le creature viventi, a volersi bene creando una vibrazione energetica più leggera e, a mettersi più facilmente in contatto con le Guide Spirituali e la propria anima.

 

MEDITAZIONE. E’ indispensabile per chi ha scelto di essere al servizio dell’universo e mettere da parte il proprio ego. La meditazione riguarda tutta la vita e non solo le varie tecniche che si possono seguire: è l’essere testimoni, osservatori della realtà; è l’essere altro rispetto al corpo, alle emozioni, ai sentimenti. E’ la vita che esce dagli schemi precostituiti dell’uomo e abbraccia l’intera esistenza per ritrovare la propria anima.

 

AMORE. La scelta di diventare ed essere Master deriva dall’amore, dal voler essere parte integrante dell’universo qui sulla terra. Per questo si lavora a lungo sui condizionamenti sociali, le emozioni represse, gli attaccamenti, le dipendenze dando spazio al proprio corpo, al proprio sentire interiore, alla propria anima. Chi lavora come Master si assume la responsabilità di essere libero e slegato dal mondo per immergersi totalmente nel proprio cuore.

 

LIBERTA’. Senza libertà non si può mettere in discussione i propri genitori, la propria famiglia, la religione, l’educazione, il bene, il male, la società, le idee, i valori, le leggi, la ricchezza, la povertà, le nazioni, il matrimonio, l’avere, l’essere, l’appartenere, la pace, la guerra, la morte, la vita, il mondo. Senza libertà non possiamo andare oltre la coscienza collettiva degli uomini e incontrare Dio dentro di noi. Senza libertà non possiamo fermarci ad ascoltare la nostra essenza. Senza libertà siamo schiavi del mondo e dipendenti dagli altri. Chi segue la propria anima sceglie di rendere conto a se stesso e non agli altri, sceglie di prendersi le responsabilità delle proprie azioni e non di scaricarle sugli altri, sceglie di non stare né con il mondo né contro il mondo, ma di camminare nell’universo che lo porta dentro di sé.

 

AZIONE. Il reiki non ha regole o leggi da imporre, non ha insegnamenti da dare, non ha comandamenti da seguire perché è l’universo stesso che ci apre all’amore, ci insegna ad ascoltare il cuore e ci incoraggia a vivere bene! Il Master è un tramite, un canale a disposizione dell’universo che ha la possibilità di testimoniare con la sua vita un modo diverso di volersi bene, di trascorrere il tempo, di esistere, ed ha la possibilità di comunicare un modo nuovo di vedere il mondo, di stare con gli altri, di sentire le cose. L’azione è nell’essere a totale disposizione della vita.

 

 

ALTRI SIMBOLI

 

Esistono altri simboli, che non appartengono al reiki vero e proprio, ma possono essere utili soprattutto per la guarigione ai vari livelli; ne parliamo qui brevemente.

Occorre comunque ricevere un’attivazione per poter utilizzare questi simboli.

 

ZONAR: prepara la persona a ricevere una guarigione profonda e riduce il dolore associato alla guarigione emotiva. Zonar lavora su traumi, abusi infantili o situazioni così difficili da essere state rimosse e seppellite nell’inconscio (che spesso poi si concentrano nella zona del secondo chakra); può agire anche su problematiche legate alle vite passate e a esperienze avute su altri pianeti. Talvolta i blocchi riaffiorano alla mente conscia, altre volte si liberano senza una effettiva presa di coscienza a livello conscio. Zonar ha un effetto psichicamente anestetico e prepara la persona alla guarigione offerta da Halu.

 

HALU: agisce in modo simile a zonar ma a un livello più profondo e potente (non sostituisce zonar, ma gli è complementare). Halu spezza gli schemi inconsci della mente, lavora sulla negazione, sulle parti del passato rimosse (che spesso di depositano nel secondo chakra), su traumi, abusi sessuali o fisici, portando accettazione profonda e compassione; aiuta nella guarigione fisica di tumori, cisti e molti altri squilibri che necessitano uno ‘scioglimento’. Dopo aver usato halu e aver portato liberazione e guarigione è possibile portare amore con Harth.

 

HARTH: guarisce il cuore e tutte le problematiche ad esso collegate; può essere utilizzato per portare amore in una zona guarita. Può essere utilizzato per guarire le relazioni di ogni tipo (amore, amicizia, parentele, ecc.) o per condurle a termine in modo armonioso e senza traumi. Aiuta a guarire dalle dipendenze, siano esse droga, alcol o dipendenze affettive e sentimentali, portando l’amore di cui il cuore ha bisogno. Harth ristabilisce l’equilibrio del cuore e l’amore per la vita. Può essere usato per entrare in contatto con esseri superiori.

Dopo aver usato zonar, halu, harth, è possibile procedere e concludere il trattamento con Rama.

 

RAMA: viene utilizzato per radicare a terra e per concludere una seduta. Apre e guarisce i chakra inferiori, aiutando la persona a essere presente e centrata. Si può utilizzare rama sulle piante dei piedi per aprire i chakra e facendo sì che il flusso energetico torni dentro il corpo (spesso l’energia delle persone si trova alla loro periferia piuttosto che nel loro centro); questa tecnica, inoltre, aiuta i blocchi a uscire attraverso i piedi e contemporaneamente fa entrare dai piedi l’energia della terra che si diffonde poi per tutto il corpo, rinvigorendolo. Si può utilizzare rama per ripulire una stanza, immaginandolo al centro dell’ambiente e ai quattro angoli del pavimento e del soffitto. Armonizza i chakra superiori con quelli inferiori; induce determinazione e capacità di portare a termine le cose.